19.9.10

Mercenari contro tutti

I veri eroi americani, in barba ai Marine...
Chi si ricorda i G.I. Joe? Io penso di non averlo MAI visto in televisione, forse per la data di nascita troppo posteriore o forse in Italia non andò molto di moda, non saprei. Non mi sono neanche sognato di andare a vedere il film hollywoodiano tutto spari ed esplosioni, però so di cosa parla...almeno. La curiosità è stata tanta quando l'altro giorno me lo sono trovato sullo schermo con la semplice scritta "G.I. Joe" ed un anno "1992" che accostati insieme possono significare come minimo due cose, la prima è "figata spaziale" la seconda "schifezza planetaria". Fortunatamente il titolo rimane a metà tra le due definizioni, nè bruttura, nè capolavoro. Nel gioco sono presenti 4 personaggi della serie animata che si vedono nel flyer qui accanto (Duke, Snake Eyes, Scarlett e Road Block), tra questi ho usato Snake Eyes, per me il più interessante tra i quattro. Il gioco accoglie a piene mani l'idea che sta alla base di Space Harrier, dove Yu Suzuki pensò di fare uno sparatutto dove l'oggetto comandato procedeva in profondità come nei giochi di guida e non come nei classici sparatutto a scorrimento. La possibilità di distruggere molti elementi degli scenari che percorriamo mi è sembrava fin da subito un elemento interessante: sfruttando le esplosioni a nostro vantaggio possiamo avere vie più libere e/o uccidere nemici facilmente. Inoltre è una caratteristica che fa capire al giocatore che loro sono in molti ma che noi da soli non scherziamo. Il gioco riesce inoltre nel trasmettere al giocatore la potenza devastante dell'organizzazione Cobra mettendo in gioco molte truppe di fanteria: semplici, con scudo, con armi laser, con lanciafiamme, con jetpack, mezzi terrestri come camionette e tank, mezzi aerei come aerei ed elicotteri. Noi, quindi, semineremo distruzione e scompiglio tra i ranghi nemici distruggendo tutto e tutti solo per arrivare faccia a faccia con il Comandante Cobra. Il gioco, data la natura arcade, dura poco, pochissimo se dotati di crediti infiniti. però come tutti gli sparatutto si può lasciare nel dimenticatoio dopo la prima partita o riprenderlo in mano più e più volte, utilizzando anche altri personaggi o giocandolo in coppia. Il titolo vuole far divertire il giocatore nella maniera più bambinesca ed elementare quindi la pecca più grossa, la varietà di situazioni, è nella natura del gioco. Offre una lunga passerella di nemici pronti a colpirti e venirti addosso senza concedere respiro. Da qui si viene a creare un azione di gioco poco ispirata, senza particolari sessioni ma solo un carrello espositivo di quello che possiamo e vogliamo distruggere. Nonostante questo, nonostante le musiche appena udibili, il carisma della serie rimane, le "americanate" come ci piace definire esplosioni, azioni al limite dell'impossibile e situazioni assurde rimangono e fa piacere che in quegli anni non tutti i giochi su licenza fossero assolutamente schifosi.

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