8.9.10

Canzone della settimana : Sprawl II (Mountains Beyond Mountains)

Gli Arcade Fire ormai sono in procinto (me lo auguro) di fare il grande salto e salire sul carro dei mostri sacri del circuito rock odierno, tutto questo senza sacrificare la credibilità artistica della loro musica, dai testi sempre più maturi e ricchi di significato ispirati dal pessimismo cronico che lo scorso decennio pare averci lasciato in eredità e la flebile, ma tenace speranza che tutto si possa affrontare accettando l'affetto di chi ruota attorno a noi e ricambiarlo a propria volta, fino a un sound che ha il coraggio anche di suonare più rotondo e pop senza però sfiorare la banalità e le mode attuali e mantenendo l'impeto e la ricchezza sonora che ha reso il gruppo di Montrèal una delle realtà migliori del panorama musicale degli ultimi anni.

Sprawl II è idealmente il brano di chiusura del loro ultimo album The Suburbs presentato Giovedì scorso all' Arena parco nord di Bologna con un concerto memorabile, ed esula da ciò che può definire il loro sound tipico, è un pezzo ispirato al synth pop anni '80 con una mezza citazione a Blondie, ma nonostante questo è davvero difficile non farsi trascinare da tanta grazia incarnata da Reginè Chassagne, moglie del leader del gruppo (che somiglia quasi a una famiglia) Win Butler.

Il video del pezzo è tratto da un live registrato al Madison Square Garden di New York l'8 Agosto trasmesso in diretta sul loro canale di Youtube (dove e possibile rivederlo per intero) e vanta la regia di Terry Gilliam, regista celebre per capolavori come Brazil e Paura e delirio a Las Vegas.



Testo:
They heard me singing and they told me to stop,
Quit these pretentious things and just punch the clock,
These days, my life, I feel it has no purpose,
But late at night the feelings swim to the surface.
Cause on the surface the city lights shine,
They're calling at me, "come and find your kind."

Sometimes I wonder if the world's so small,
That we can never get away from the sprawl,
Living in the sprawl,
Dead shopping malls rise like mountains beyond mountains,
And there's no end in sight,
I need the darkness someone please cut the lights.

We rode our bikes to the nearest park,
Sat under the swings, we kissed in the dark,
We shield our eyes from the police lights,
We run away, but we don't know why,
And like a mirror these city lights shine,
They're screaming at us, "we don't need your kind."

Sometimes I wonder if the world's so small,
That we can never get away from the sprawl,
Living in the sprawl,
Dead shopping malls rise like mountains beyond mountains,
And there's no end in sight,
I need the darkness someone please cut the lights.

They heard me singing and they told me to stop,
Quit these pretentious things and just punch the clock.

Sometimes I wonder if the world's so small,
Can we ever get away from the sprawl?
Living in the sprawl,
Dead shopping malls rise like mountains beyond mountains,
And there's no end in sight,
I need the darkness someone please cut the lights.

3 commenti:

  1. La canzone in quel contesto pare la coronazione di un sogno da parte del gruppo però per me spettatore non mi restituisce altro se non la loro felicità.

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  2. Sono troppo indie magari...ma abbi fiducia, prima o poi arriverà qualcosa di gradevole per il tuo apparato uditivo.
    Comunque è fondamentale per un artista divertirsi sul palco, se hai presente la metà di quelli che vengono al Summer Festival allora ti sarà facile capire la differenza.

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  3. Si, il palco era la loro festa e nel video ciò è molto marcato, poi la regia di Gilliam è ben fatta, parte con una messa a fuoco lenta che introduce l'esibizione in maniera molto suggestiva, poi continua con sovrappensioni, infine va a cercare tutti i membri nel loro momento di gioia, sicuramente un bel video.

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