30.6.11

Scores: Since I Left You


C'è sempre quel dettaglio che ad ogni ascolto sfugge a quello precedente. C'è sempre una nuova melodia che emerge, quel cambio di ritmo inafferrabile in un primo momento, al secondo...e cosi via fino a che all'ennesimo ascolto, improvvisamente, arriva l'abbaglio, intenso e breve. A ogni ascolto una nuova scoperta.
Quando si viene travolti dagli The Avalanches è inevitabile sentirsi disorientati, incalanati in una sorta di sfida.
Un gruppo di DJ dell' Australia che ormai più di 10 anni fa davano alle stampe Since I Left You: Disco ormai simbolo dell' arte della campionatura, lo sdoganamento ultimo della musica prodotta e mixata da DJ che riesca a raccogliere istinti multipli e non legati solo al divertimento da ballo. Album che alla fine è semplicemente un oggetto che raccoglie e dispensa Vita.

3500 campionamenti ottenuti rigorosamente da dei vinili per mantenere la patina sonora ormai inconfondibile del 45 giri. Campionamenti ottenuti da ogni versante musicale possibile: musica brasiliana, colonne sonore, Reggae, Funky, Elettronica, Soul, Hip-Hop, Pop, dialoghi da serie tv; tutti utilizzati per un mash-up di 18 tracce in continua evoluzione stilistica e sonora, autentico percorso miracoloso per la sua consistenza e fertilità, capace di tenere in mano tutti questi framnmenti di puzzle che in altre mani cadrebero in un vuoto fine a se stesso.

Qui tutto il materiale (vecchio o nuovo che sia), ottenuto e riprodotto tramite l'utilizzo del sampler, rivive in un linguaggio tanto moderno quanto libero da qualsiasi etichetta sonora. Il suono fluisce in totale simbiosi tra i generi sovracitati, in una anarchia pacifica che coinvolge ogni traccia; da una voce lirica che può far capolino a inizio di un tripudio french touch che provocherebbe l'inchino anche dei maestri d'oltralpe.
Non esistono altri strumenti, nient'altro viene suonato manualmente e mai come in questo disco non se ne sente la mancanza, perchè sarebbe davvero una leziosità amara e inutile fare un sorriso storto per un dettaglio del genere. Nessun altro nello scorso decennio ha osato ad arrivare a tanto, una ricerca di suoni e relativi incastri che lascia sgomenti e ignari in un primo momento di ciò che si nasconde dietro questa valanga sonora. Un unico bagliore puntato sulla nostra musica moderna, che mai come in questo disco dimostra di non saper invecchiare.

In queste distese musicali si arriva infine a inseguire un sentimento inafferrabile, a toccarlo e perderlo in una frazione di secondo per poi riprendere a correre. Sentimento che ci circonda in ogni momento ma che risulta dannatamente inspiegabile.

Forse.

Get a drink, have a good time now, welcome to paradise....



XL Recordings - Track List:
1- Since I Left You
2- Stay Another Season
3- Radio
4- Two Hearts In 3/4 Time
5- Avalanche Rock
6- Flight Tonight
7- Close To You
8- Diners Only
9- A Different Feeling
10- Electricity
11- Tonight
12- Pablo's Cruise
13- Frontier Psychiatrist
14- Etoh
15- Summer Crane
16- Little Journey
17- Live At Dominoes
18- Extra Kings

29.6.11

Canzone della settimana: Blood never lies/Benediction





He tells me how it all started, whose siren song he answered to arrive in the city, whose kept him there... Joey Ramone, a teenage Beck Hansen, Jim Jarmusch and Jean-Michel Basquiat at the Todd's Copy Shop, Patti Smith in Creem magazine and the birth of hardcore.

http://www.blogotheque.net/

26.6.11

Yu Suzuki, una nuova vita dopo Sega?


Non solo uno dei miei game designer preferiti, ma anche uno delle persone più importanti del panorama videoludico mondiale, ideatore di giochi fantastici tra gli anni '80 e gli anni '90, purtroppo ha dovuto pagare amaramente il flop della saga di Shenmue e se da tanto tempo i fan richiedono un terzo capitolo, forse siamo arrivati ad un punto preciso della situazione. Nel 2008 Yu Suzuki crea YS Net, una compagnia indipendente da Sega e viene successivamente declassato dall'azienda a supervisore con un contratto che concluderà questo Settembre 2011. Da quel momento Suzuki non sarà più un uomo di Sega, a questo punto molti si sono chiesti quali saranno i propri progetti. Sta cercando accordi con Sega per portare avanti i vecchi progetti che ha in mano l'azienda, mentre per nuovi IP sono in lavorazione un picchiaduro con il supporto Kinect (non ancora confermato ufficialmente) ed una dozzina di work in progress di idee già sviluppate, non solo presenti su carta. Per quanto riguarda Shenmue, si sa solo che l'applicazione per cellulari "Shenmue Town" che racchiude dei mini-giochi in tema Shenmue sarà sviluppata anche per altre piattaforme mobile (si presume iOs e Android).

15.6.11

Rebuild of Evangelion sarà un Rhythm Game?



Avete capito bene, il 29 Settembre, in Giappone, Namco Bandai rilascerà Rebuild of Evangelion Sound Impact, gioco su licenza per PSP dedicato ad uno degli anime che ha segnato la storia dell'animazione giapponese. Quello che ancora ci sembrava poco chiaro era il genere e come un fulmine a ciel sereno si è scoperto che dopo action, pachinko e visual novel, stavolta tocca al genere musicale. Rebuild of Evangelion sarà, quindi, accessibile anche a noi comuni mortali grazie alle meccaniche di gioco di questo genere e, sopratutto, grazie alla piattaforma scelta.
Le sorprese chiaramente non si esauriscono qui, perchè se è strano il genere in cui si è scelto di collocare il gioco, il team di sviluppo a cui è stato affidato il gioco non è nuovo a certe combinazioni: Grasshopper Manufacture sta sviluppando il gioco con Suda 51 (Killer 7, No More Heroes) come Produttore Creativo e Kazutoshi Iida come direttore (Doshin the Giant, Discipline). La squadra non è ancora al completo, perchè nel ruolo più importante di tutto il team di sviluppo, cioè alla parte sonora appare Akira Yamaoka (Silent Hill) che con il bene placido del compositore di Eva, Shiro Sagisu, ha remixato le tracce della serie animata.
Si spendono paroloni come quelli di Hirono che vedono già il prodotto come un nuovo genere nel panorama videoludico, Suda sicuro di affermare che questo sarà il progetto più alto in termini qualitativi della carriera di Iida, baci e abbracci con pacche sulle spalle e noi aspettiamo il 29 Settembre per giudicare.

14.6.11

8bitpeoples, diffusione gratuita di cultura videoludica


Da un pò di tempo che questo genere chiamato Chiptune mi incuriosisce e mi attrae non solo per le sonorità provenienti da vecchi hardware di console, ma anche dall'artigianato e dall'inventiva che si cela dietro. Un genere che è nato utilizzando macchine o componenti sviluppate per leggere prodotti videoludici si trasformano in strumenti per produrre musica chiptune.

Tempo di vacanze, tempo di Indie


Ora che le vacanze estive sono sempre più vicine, c'è più tempo libero per chi ancora frequenta la scuola, per il resto del mondo non cambia assolutamente nulla. Non si fermano, comunque, le iniziative dedicate alle vendite super-scontate di Indie Games.
Oggi facciamo un passaparola per un bundle estivo: Indie Games Bundle, composto da 6 giochi sviluppati da team indipendenti per PC e, alcuni, proposti anche nella loro versione MAC. L'acquisto si può fare tramite Paypal al costo di 10$ (6-7€ circa) o condividendo l'informazione sul proprio profilo Facebook, il pacco è ulteriormente scontato a 5$ (3,50€ circa). Non ho ancora avuto modo di provare nessuno di questi giochi, ma intanto averli nel cassetto può essere utile per giocarci nel momento giusto. Nella pagina principale troverete un video compilation dove vi mostrerà brevemente ogni gioco con le sue meccaniche di gioco.

http://www.indiegamespack.com/

10.6.11

Bon Iver, Bon Iver

Un disco per l'estate.



Streaming del nuovo atteso disco di/dei Bon Iver.

Meglio il plurale stavolta.

http://www.boniver.org/

8.6.11

E3 2011 - Conferenza Nintendo


Hype Trainzzzz!!!! Un treno carico carico di aspettative di ogni genere è stato spazzato via da una conferenza dove l'ambiguità, le maschere e l'oscurità sono state il piatto forte. Dopo essersi liberati degli annunci per il 3DS con Super Mario, Mario Kart, Luigi Mansion 2, Star Fox 64 3D, The Legend of Zelda Ocarina of Time 3D, The Legend of Zelda The Four Swords e l'annuncio di un concerto planetario dedicato interamente ai venticinque anni della serie di Zelda, è partito dal binario 1 della stazione di Kyoto il fatidico Hype Train.
Le mille aspettative si sono fermate davanti al controller, già vociferato e chiaccherato, ma a metterci del suo sono stati proprio i presentatori della conferenza che, non dando spazio alla console vera e propria, prima ci hanno lasciato con il presentimento che il controller si potesse collegare alla vecchia Wii e poi tra seghe mentali, immagini in zoom e trailer visti e rivisti ci siamo accorti che il Wii U non era solo un tablet con i tasti da controller ma anche una piccola scatola bianca lasciata sempre in secondo piano per tutta la conferenza. Ci aspettiamo quindi maggiori rivelazioni per il Tokyo Games Show, perchè a questo giro tra tech demo e filmati non reali dei giochi multipiattaforma, abbiamo veramente poco in mano.

E3 2011 - Conferenza Sony


Bla bla bla moltiplicato per 2 ore in puro stile Sony. Questo vuol dire chiudere la conferenza dopo 15 minuti e aspettare i riassunti qualche ora dopo. Cosa c'è di buono in queste due ore? Beh qualcosa fortunatamente c'è ovvero la demo giocabile di Uncharted 3 che a me non dice niente visto che la serie non l'ho mai seguita, Sly Racoon 4, atteso da almeno 7 anni se non di più e il PS Vita, nuova console portatile di Sony che avrà i brand come Uncharted, Wipeout, Little Big Planet dalla sua parte, ma anche il supporto delle terze parti con Virtua Tennis 4, un futuro Bioshock, Street Fighter x Tekken. La novità è stata sicuramente il prezzo della console: con così tanta potenza come il PS Vita (i giochi PS3 girano normalmente sulla console), dotata di multitouch screen, touch pad, schermo da 5 pollici, fotocamere, GPS, Wi-Fi, 3G e mitragliatore, si sparavano cifra oltre i 300€ ed invece Sony, memore della passata generazione con PSP, parte bruciando tutti con una versione "Only Wi-Fi" da 250€ e un'altra "Wi-Fi+3G" da 300€. Prezzi alti? Sicuramente, ma visto che la concorrenza rimane a 250€ è tutto di guadagno visto il gap tecnologico tra le due.

6.6.11

Long Playing - Walk The River


Questa non è proprio una copertina da disco pop, solo Deserter's Songs dei Mercury Rev ne vantava una simile, e aldilà dei dati anagrafici e dei percorsi musicali che differenziano le due band, i Guillemots dimostrano di saper rischiare presentando il loro nuovo disco in questo modo, facendo trasparire un coraggio che però loro malgrado si sta puntualmente circondando della stessa oscurità che non permette di riconoscere quella sagoma in lontananza.

Ormai senza più un tetto sopra il cuore, la preda prosegue la scia del fiume nell' oblio offerto dalla notte. La spensieratezza del passato è un ricordo soffocato. Si muove compatto, tra la neve e il respiro gelido in cerca di una interiorità forte, ma l'inquietudine dell' abbandono rende indeciso ogni gesto, ogni intuito, ogni speranza. Una indolenza che porta a decisioni apparentemente rassicuranti, che si riveleranno deboli di fronte alle intemperie e all'impazienza che tutto finisca per il meglio.
Arriva così a illudersi da solo. In un momento si rispecchia in una luce effimera e passeggera, e con essa si dissolve nell'apice più doloroso e atroce, un crocevia di straziante ingenuità che sembra non finire mai, la compassione per la propria esistenza fatta ormai di fallimenti e di una propria anima romantica insopportabile, priva di accettazione alcuna.

Non so se era veramente nelle intenzioni di Fyfe Dangerfield fare un disco così dettagliatamente sincero nel mostrare la fine di un rapporto (celebrato nel suo disco solista dello scorso anno).
Probabilmente per lui non ci sono canzoni ingenue a metà del disco, che sembrano mostrare precisamente tutte le tappe che ogni innamorato perso e danneggiato deve fare per forza di cose. Penserà che sia un disco adatto a subire il resto del mondo che s'aspetta il classico terzo album, quello della consacrazione, della perfezione che inquadra al meglio lo stile dell'artista.
Di sicuro questo Walk the River è il disco dove imprime di più le sue esigenze supportate dalla clemenza dei suoi compagni di viaggio convinti, forse per sempre, a riporre i suoni del Brasile e le goffe sperimentazioni elettro-pop.
Di sicuro c'è il primo singolo, The Basket, il risveglio dopo l'emicrania, dal torpore autolesionistico. La consapevolezza che ormai si può solo risalire porta già a gustare la freschezza, a riprendere la lotta e i faccia a faccia pur barcollando per la sbornia e con i cerotti sparsi in viso. C'è una ritrovata lucidità che non viene più soppressa dai perchè, libero così d'incassare a malincuore i motivi per cui si era caduti inesorabilmente in una sordità diabolica.

If only we believed in someone. - La consapevolezza che sa di rimpianto, e che indica l'alba - Yesterday is Dead.

I Guillemots si affacciano così a loro modo, ovvero con idee e ambizioni complesse, nell' essenzialità, nella compattezza tradizionale tra melodia e ritmo (Magrao ha definitivamente imparato a suonare la chitarra), con strofe e ritornelli che si susseguono a volte troppo regolarmente e con troppa insistenza.
Non riescono ancora stare al mondo i Guillemots, il talento continua a subire progettazioni di fondo troppo ambiziose, con troppa indulgenza che costringe una canzone come I Don't Feel Amazing Now a essere perfetta solo per questo disco, l'ennesimo disco Pop che confonde le idee su chi è portatore d'infelicità e chi no, tutto per una band pronta a scomparire senza provocare alcun rumore.

Maybe I'll try to forget you, Though you hold a blade in my heart.



Walk the River
Vermillion
I Don't Feel Amazing Now
Ice Room
Tigers
Inside
I Must Be A Lover
Slow Train
Sometimes I Remember Wrong
The Basket
Dancing In The Devil Shoes
Yesterday Is Dead

Testi

E3 2011 - Conferenza Microsoft

Un'immagine, una fottuta immagine rilasciata circa 3-4 ore prima della conferenza. Tu la guardi, leggi i contenuti e poi pensi "Ok, me li aspettavo, ma forse c'è altro". Dopo 90 minuti di conferenza ti accorgi di aver visto la peggiore conferenza Microsoft di sempre.
Quando ti alzi dalla sedia e capisci che l'unica vera esclusiva di rilievo annunciata è Halo 4, un suicidio è appena avvenuto da qualche parte del mondo, si chiamava Originalità.