25.9.10

Fiumi digitali legalizzati

by yujikunschmidt
In circa 10 anni il web è radicalmente cambiato. Dieci anni fa vedevo internet con gli occhi di un 56k, sempre attento all'ora, con un timer interno che stimolava il cervello quando la soglia limite giornaliera veniva superata e velocemente dovevo disconnettermi. Il web cominciava la sua mutazione e lo si avvertiva: si contrapponevano siti totalmente amatoriali nella veste e nei contenuti a siti commerciali/professionali che cominciavano ad utilizzare massicciamente programmi specifici per creare siti dalla veste grafica molto invitante. Perchè su Internet conta ancora molto l'apparenza, ma per fortuna trova spazio anche l'utilità, la qualità e l'user-friendly.
Otto anni fa mi ritrovavo in una classe in cui la presenza di connessioni ADSL era pari ad 1/25. In un anno ho visto moltiplicare gli indirizzi email su MSN Messenger, in poco più di cinque anni tutti erano completamente attrezzati con PC+Connessione internet e la maggior parte possedeva un ADSL con contratto fisso.Io ricordo molto lucidamente che la proliferazione di questo piano tariffario in Italia s'è fatto largo con passaparola nascosti del tipo "Con 40€ al mese si può scaricare tutto ciò che è digitale".
Con ciò la pirateria si è moltiplicata come mai era avvenuto e il mercato dove le aziende spadroneggiavano e tenevano l'utente "per le palle" si è accartocciato su sè stesso. Segno che aveva bisogno di una rinfrescata.
Ora abbiamo Itunes, Nextflix e Steam, tre portali che sfruttano il collegamento online per la vendita di prodotti digitali. L'unico modo per fronteggiare la pirateria quindi era di assecondarla con modi legali. Itunes offre un vasto catalogo di canzoni ed album a prezzi inferiori rispetto alla versione scatolata, Netflix ci permette di noleggiare un film rimanendo a casa con prezzi inferiori a quelli di qualsiasi videonoleggio, Steam è la risposta alla pirateria infernale presente su PC offrendo non solo prezzi relativamente bassi, ma continui sconti, pre-ordini vantaggiosi, pack di giochi ecc... Tutto governato dai DRM, protezioni che limitano la libertà dell'acquirente: ogni possessore di Ipod sa che il suo PC è l'unico sistema con cui può gestire i propri file, pena la formattazione forzata, ogni acquirente Steam sa che i propri giochi sono legati al proprio account unico e indivisibile e non può prestare e/o rivendere i propri giochi o forse è meglio dire le proprie licenze.
Le licenze, infatti, in futuro continueranno ad essere in primo piano nelle distribuzioni digitali, tanto odiate dai collezionisti o da chi prova piacere nell'acquisto fisico, nello scarto dell'imballaggio, nel CD o nel Vinile. Le licenze però permettono agli sviluppatori di non dover pagare nessuno, un rapporto diretto con l'acquirente e il venditore, il primo a pagamento ricevuto non muove un dito per avere l'oggetto acquistato, il secondo non deve combattere contro royaltes, fornitori e mercato dell'usato. Un evoluzione del concetto di "Licenza" ci è offerta dalla piattaforma "OnLive". Con un abbonamento mensile acquistiamo la licenza di giocare tutto il catalogo del servizio senza limiti di tempo, senza dover acquistare i giochi singolarmente, senza doverli installare sul PC, senza dover aggiornare o possedere un PC performante. L'unico requisito è la velocità di navigazione. Questo mi porta a pensare cosa potranno sviluppare in altri campi: ad esempio Itunes potrebbe fornire abbonamenti simili per il proprio catalogo, avere la possibilità di ascoltare la musica nel catalogo collegando il nostro Ipod ad una rete wi-fi, utilizzare lo stesso account su autoradio, impianti stereo e telefoni. Netflix potrebbe calcare la stessa via dando la possibilità con un abbonamento di guardare i propri film da una tv, da un cellulare, da un pc, da un Ipod, tutto avendo solo un account ed un abbonamento da pagare. A questo punto si perderebbe la fisicità, tutte le informazioni saranno comunque possedute dai legittimi proprietari, non sarà possibile manipolarle o modificarle, la licenza sarà come l'oro ed una volta persa non ci rimarrà niente in mano.

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