28.10.10

L'influenza dei prodotti a Tripla A

Musica, Cinema, Videogiochi e molti altre realtà sono dannatamente picchettate dall'oppressione dei prodotti a Tripla A. Riguardo al campo videoludico mi riferisco a quei titoli che trovate pubblicizzati da ogni parte sulle riviste specializzate ed a volte anche fuori dalle fonti specialistiche come la TV. A distanza di tre anni dall'uscita di Sega Rally Revo (in Europa semplicemente Sega Rally), vorrei riesumare la salma dello sfortunato team di sviluppo: i Sega Racing Studios.
Tre anni fa i videogiochi di guida andavano veramente forte, spinti dall'iniziale successo di Project Gotham Racing 3, Test Drive Unlimited e Burnout Revenge, si stavano riaffacciando le nuove reclute come Grid e i veterani come Forza Motorsport 2 e la serie di Colin McRay Rally (rinominata dopo la morte del pilota).
Il periodo sembrava ottimo per rilanciare una serie che da dieci anni non riceveva un degno successore, quindi Sega diede il testimone ai Sega Racing Studios per riportare alla mente dei videogiocatori il marchio "Sega Rally". Evitando di farla troppo lunga per chi lo sa già, in breve il titolo non vendette quanto sperato, i Sega Racing Studios, giovane team volenteroso di rispolverare altri brand Sega come Daytona, venne "segato" e smistato in altri team interni.
Qui nasce il problema: Sega Rally non ha venduto perchè brutto? Perchè incompleto? No, perchè non adatto ai gusti del periodo. I simulativi e gli ibridi stavano affolando gli scaffali e i titoli arcade avrebbero subito le ultime bastonate cominciando da Sega Rally, considerato da molti inopportuno perchè troppo facilone nel sistema di guida, senza danni estetici o meccanici alla struttura, con un sistema di deformazione del terreno inutile per il sistema di guida, con musiche anonime ed effetti sonori di basso borgo. Leggendo le recensioni dell'epoca i difetti sbandierati dalla maggior parte della stampa piovono a cascata sul titolo tanto da sembrare meritati voti sotto la sufficienza. Purtroppo chi ha giocato a lungo il gioco sa che, nonostante non sia esente da difetti, i giudizi sono stati influenzati da altri prodotti, per esempio Forza Motorsport. Se ci pensate, un titolo arcade nasce per essere semplice da giocare, con poche funzioni o pochi tasti da utilizzare per essere accessibile a tutti e per regalare sessioni di gioco brevi ma intense. Quindi che me ne faccio dei danni? Che me ne faccio dell'approccio simulativo? La deformazione del terreno è la prova di non saper cosa scrivere su un prodotto non conosciuto: Come possiamo criticare la caratteristica fondamentale del titolo che lo differenzia da Sega Rally per Saturn o Sega Rally 2 per Dreamcast?
Questo è solo un esempio per esternare l'amarezza nei confronti di produzioni che troppe volte non vengono nemmeno prese in considerazione perchè viste come brutte copie di prodotti blasonati o semplicemente viste troppo vecchie o inadatte per un mercato che, fin troppe volte, pare composto da acquirenti caproni volenterosi di abbeverarsi alla fontana dei PR e dei Venditori di Tendenze.

26.10.10

Canzone della settimana: Qwerty Finger


Brian Eno durante la lavorazione di Viva la Vida and Death and All His Friends dei Coldplay (2008), profetizzò un ritorno futuro quasi inevitabile del Progressive Rock nella musica odierna, anche in chiave Pop visto che spinse il gruppo a tale eventualità per l' economia del disco, e ascoltando gli Everything Everything forse qualcosa si sta esattamente muovendo verso le coordinate predette dal famoso non-musicista.

Provenienti da Manchester che si conferma città sempre ben disposta a regalare talenti, questo quartetto ha debuttato a fine Agosto con il loro esordio discografico Man Alive che ha diviso in modo significativo la critica, tra lodi sperticate e definitive bocciature, ma in un momento in cui la musica britannica vive un momento di evidente crisi coperta in parte dalla vittoria direi meritata del Mercury Prize Awards da parte dei giovanissimi xx, questo esordio arriva con un carico di ambizione e personalità capace di ridare nuova linfa alla scena.

L'obbiettivo dichiarato dalla band è creare musica pop capace di condensare stili e linguaggi musicali di per sé distanti, una idea davvero ardua che però prende vita in ogni loro pezzo dove si nota sempre una struttura complessa e capace di schivare gli schemi classici del pop.
Difficilmente apprezzabile al primo ascolto, spesso queste caratteristiche vengono estremizzate al massimo, dal falsetto reiterato del cantante che risulta senza dubbio il crocevia per apprezzare o no la loro proposta, al massiccio uso di synth, la batteria capace di formulare tempi tra i più disparati spesso all' interno dello stesso pezzo, e infine l'assoluta varietà della chitarra che non si presta ad avere uno stile peculiare.

Qwerty Finger è uno dei tanti esempi per presentare al meglio la loro formula tanto sorprendente quanto forte e compatta, si tratta d'un brano che parte come un pezzo revival wave dinamico alla Bloc Party braccato dai Synth e dal falsetto del cantante che piano piano con capovolgimenti improvvisi diventano i protagonisti; come nel prog dove il brano era oggetto di continue mutazioni e di sovrastrutture spesso enfatiche e barocche, qui si può notare le stesse doti portate a una formula più fruibile e pop.

Il tempo ci dirà se questa ricetta avrà fortuna (la cover del disco non aiuta) o se sarà destinata ad essere quantomeno prematura, rimane il fatto che si sta parlando d'una band dal talento quasi eccessivo e che ha tutte le carte in regola per far parlare di se in futuro.



Testo:

We slide in from the epoch of Anglo American wire
and a Saxon spire, glint in the glare far above me - put pressure on it!

She collapse me! Man alive, her every ache a baton to me!
Age of ending! Where’s the worth in proving i was here?

But maybe Qwerty can leave some little evidence while he lives
and all be lying in rows they can't believe that it’s happening
and Qwerty Finger replies "I don't know how to sleep knowing this"
I can't go down like the rest, Oh Qwerty take it away!
(if it's gonna happen to him)

So how will they remember us whole, when we turn into salt?
and it's mine, the fault, mine the dream, and the vein, home of whale-flesh, make soap out of it!

I regret so! Every wand I splinter in a fit of frenzy
Distant memory! She don't care for leaving anything behind

But maybe Qwerty can leave some little evidence while he lives
and all be lying in rows they can't believe that its happening
and Qwerty Finger replies "I don't know how to sleep knowing this"
I can't go down like the rest, Oh Qwerty take it away!
(then it's gonna happen to him)

I can't let you turn yourself off.

Off.

Your every ounce an element sleeping, a part of you just never quite receiving,
I wanna be the one to get in.
But the only way you tell me you're certain, to draw asunder every leper curtain,
would be a hail of every flower to ash.
And when every attosecond means nothing, and all that you believe in isn't working,
I can't begin to tell you I know.
And in 20,000 years they trawl the seaboard, but all that's washing up there is a keyboard,
yeah they piece it all together from that.

Come on, child, what you say, what you do, yeah it's all over now
Qwerty Finger no more! Qwerty Finger no more!
I can't do what you ask me! Qwerty Finger no more! No more!

She collapse me! Man alive, her every ache a baton to me!
Age of ending! What's the worth in proving I was here?

Qua un Mash-up del loro esordio discografico:
Everything Everything - Man Alive - The Glitch Mob Album Mash Up by EverythingEverything

22.10.10

Promuovere l'indipendente in maniera indipendente

Pare giusto come slogan del progetto che i milanesi di "Molleindustria" hanno seguito nel creare un videogioco musicale che potesse volontariamente discostarsi dai giochi come Guitar Hero dove tutto sta nel seguire il ritmo e mantenere i riflessi attivi. La proliferazione di questo genere ha portato nella mente delle persone l'associazione di videogioco musicale = premere tasti su un falso strumento. Peccato che le idee, sopratutto nell'universo indipendente, sembrano esserci però si appoggiano comunque su generi già collaudati ottenendo Audiosurf mischiando Guitar Hero con WipeOut, Beat Hazard mischiando elementi dello stesso Audiosurf a Geometry Wars. "Inside a Dead Skyscraper" parte con l'idea di utilizzare la musica come colonna portante per provare un'esperienza forte: Ground Zero. Nei panni di un agente dotato di tuta speciale e gadget per la lettura dei pensieri dovremmo esaminare il luogo dell'accaduto immediatamente dopo lo schianto degli aerei di linea sulle Twin Tower.  

"La canzone "The building" ed il non-gioco sono ispirati alla breve esperienza di Jesse Stiles nella posizione di fotografo a Ground Zero per una compagnia di assicurazione.
L’idea è quella di dare una risposta critica alla proliferazione di rhythm games ‘a la Guitar Hero. Questi giochi derivati dal karaoke si limitano a sfruttare la musica di successo, generando royalty per la morente industria musicale e rinforzando la mitologia della rockstar/super uomo con cui la gente comune si identifica.
Un approccio alternativo ai giochi musicali potrebbe collegare la musica e i videogiochi indipendenti. I giochi indie musicali potrebbero promuovere delle band sconosciute, facendole conoscere alle nuove generazioni di utenti multi-tasking, iperattivi e dipendenti dall’interazione." 
 Questo è ciò che riporta il sito dei Molleindustria come introduzione all'esperienza di gioco, non rimane altro che lasciare il link qui sotto.

21.10.10

Canzone della settimana: Impossible Soul

Scusate il ritardo ma stavolta il caso è complesso, Sufjan Stevens lo è in qualsiasi cosa, nonostante la sua discreta popolarità data anche la sua presenza nella colonna sonora di Little Miss Sunshine, il cantautore folk di Detroit si è sempre distinto per la sua inafferrabile creatività logorroica vuotata alla composizione di canzoni indefinite e ricche di spunti musicali che richiedono la dovuta attenzione, e anche stavolta più come non mai, non si smentisce.

The Age of Adz, uscito Martedì scorso e anticipato ad Agosto dall' Ep All Delighted People, è per il menestrello di Detroit l'abbandono negli abissi della musica elettronica, mentre il passato si era limitato (parolone) a confluire orchestrazioni classiche e tradizionale folk vittima di rieletture il più possibilmente varie e inusuali, stavolta si avventura nelle vette più ardite per un compositore tradizionale qualsiasi, e il risultato può provocare riflessioni contrastanti, qualcosa che richiede tempo, appunto.

Sicuramente il suo approccio è diverso dal copia-incolla di molti artisti che sopratutto nella metà degli anni zero hanno provato a confluire nel loro approccio compositivo anche l'elettronica, tutto questo forse causato dai soliti Radiohead che con Kid-A hanno capitalizzato al meglio questo approccio con un risultato impeccabile e apparentemente semplice, poichè molti folgorati da tale successo creativo hanno pensato male di emularne le gesta, i risultati sono stati dolorosi.
L'approccio di Stevens invece si distacca completamente dalle precedenti soluzioni, ormai famoso per non conoscere mezze misure in ogni suo obbiettivo che si prefigge, l'elettronica nelle sue mani viene strapazzata e fatta rotolare sul pavimento come l'ennesimo mezzo per partorire viaggi sonori spiazzanti e estremamente eterogenei, e come nel caso di Impossible Soul tale presenza si riduce a uno dei tanti colori primari utilizzati per comporre un brano di ben 25 minuti diviso abbastanza chiaramente in 4 parti dove il brano è capace di capovolgersi completamente e realizzare così una sorta di botta e risposta tra i due protagonisti presenti nel brano.

Uno dei tanti libri a mattone che sviliscono solo a vederli ma che con un pò di coraggio e buona volontà sanno mettere in atto dei viaggi totalizzanti e pieni di vita, la solita routine di Sufjan Stevens.

Impossible Soul (Parte 1)
Impossible Soul (Parte 2)

Testo:

[PART I:]

Ooh. Woman, tell me what you want
And I'll calm down without bleeding out
With a broken heart that you stabbed for an hour
Woman, I was freaking out because I want you to know
My beloved, you are the lover of my impossible soul
Woman, too, promise me you'll stay and put off all your woes
I was wigging out, too much worry, I could not get you at all
If you said what you want, you would laugh it off
But I know you won't go, not for either class
Must you write it off for the impossible soul?
And I was in a dream, I was gone away without you, but not too slow
Lest I put it off, 'fore I put it right for the impossible soul
And all I couldn't sing, I would say it all my life to you, if I could get you at all
Don't be a wreck, trying to be something that I wasn't at all
Seems I got it wrong, I was chasing after something that was gone
To the black of night, now I know it's not what I wanted at all
You said something like, "All you want is all the world for yourself"
But all I want is the perfect love, though I know it's small, I want love for us all
And all I couldn't sing, I would say it all my life to you, if I could get you at all
Oh, oh oh oh, trying to be something that I wasn't at all
Do you want to be afraid?
Do you want to be afraid?
For life in the cage where courage's mate runs deep in the wake
For the scariest things are not half as enslaved
Don't be distracted, don't be distracted
Do you want to be alone?
Do you want to be alone?
For life is instead on righteousness led
The seat and the head, of impossible flocks for an interest in books??
Don't be distracted, don't be distracted
Do you want to love me more?
Do you want to love me more?
For love is the grain
If watered and ?wind? is cursed by the same thing that nurtured its shame
Is it worth all the work?
Don't be distracted, don't be distracted
Have you failed to feel delight? (No, I don't want to feel pain)
And have you failed to feel delight? (No, I don't want to feel pain)
Instead of the love, lived tired and lost, have you left it at last
Where it floundered its death with the language of ghosts?
Don't be distracted, don't be distracted
Do you want to be afraid? (No, I don't want to feel pain)
Do you want to be afraid? (No, I don't want to feel pain)
For life in the cage where where courage's mate runs deep in the wake
For the scariest things are not half as enslaved
Don't be distracted, don't be distracted
Don't be distracted now

[PART II:]

Stupid man in the window
I couldn't be addressed
All my delight, all that mattered
I couldn't be addressed
From what I liked, from what I gathered
I couldn't be addressed
Stupid man in the window
I couldn't be addressed
(judgement, judgement)

And don't be shy in the window
Come down and give your best
Oh, delight in the window
I couldn't be addressed
Stupid man in the window
I couldn't be addressed
From what I like, from what I gathered
I couldn't give my best

Now I know it wasn't safe
It wasn't safe to breathe at all
Now I know it wasn't safe
It wasn't safe to breathe at all
(It wasn't safe, it wasn't safe)
Now I know it wasn't safe
It wasn't safe to breathe at all
(It wasn't safe, it wasn't safe)
Now I know it wasn't safe
It wasn't safe to speak at all

[PART III:]

(Hold on to, hold on to)
One two three four!
It's a long life
Better pinch yourself
Put your faith together
Better get it right
It's a long life
Better hit yourself
Put your face together
Better stand up straight
It's a long life
Only one last chance
Could it get much better
Do you wanna dance
It's a long life
Better pinch yourself
Get your face together
Better stand up straight

Boy we can do much more together
Better get a life get a life get a life get a life
Boy we can do much more together
Better get a life get a life get a life get a life
Boy we can do much more together
Better get it right get it right get it right get it right
Boy we can do much more together
It's not so impossible
It's not so impossible

It's a long life
Better pinch yourself
Get your face together
Better roll along
It's a long life
Better pinch yourself
Put your face together
Better stand up straight
It's a long life
Only one last chance
Couldn't get much better
Do you wanna dance
It's a good life
Better pinch yourself
Is it possible? Is it possible?
Boy we can do much more together
Better get a life get a life get a life get a life
Boy we can do much more together
Better get a life get a life get a life get a life
Boy we can do much more together
Better get it right get it right get it right get it right
Boy we can do much more together
It's not so impossible
It's not so impossible

[more of that, plus this variation:]

In the wrong life
Everything is chance at the register
Do you wanna dance
In the right life
It's a miracle
Possibilities.
Do you wanna dance

[PART IV:]

I never meant to cause you pain
My burden is the weight of a feather
I never meant to lead you on
I only meant to please me, however

And then you tell me "Boy, we can do much more together."

I'm nothing but a selfish worm?
I'm nothing but a privileged puppet
And did you think I'd stay the night
And did you think I'd love you forever

And then you tell me "Boy, we can do much more together."
I gotta tell you "Girl, I want nothing less than pleasure."
I gotta tell you "Boy, we made such a mess together."

12.10.10

Canzone della settimana: Gli Anni dell' Università

La musica italiana se ci credete o no non è ancora del tutto affossata dall' esercito di Maria e dalle molte e illusorie X proposte a ogni stagione, specie la musica d'autore che tanto viene rimpianta dai nostri genitori; perchè sotto lo strato della musica usa e getta proveniente dalla tv vivono giovani realtà dalle potenzialità artistiche elevate, e proprio nei prossimi giorni una di queste si appresta, (spero), a fare il salto definitivo.
I Non Voglio che Clara sono una band di Belluno che ritorna dopo 4 anni dal loro esordio su cd con l'album "Dei Cani", in uscita il 12 Ottobre e prodotto da Giulio Favero ormai ex-bassista dei Teatro degli Orrori di cui ha anche assunto il ruolo di produttore.
La loro musica affonda nelle radici del vecchio cantautorato di casa nostra evitando ogni riferimento esplicito a influenze straniere, da Battisti a Tenco sembra che la musica della band sia proveniente da un tempo lontano quando la cultura musicale italiana riusciva ad avere una dignità artistica e un influenza sociale che ormai pare del tutto annullata, non solo dai talent-show televisivi, ma anche da parte di quegli artisti che azzardano nel proporre del contenuto di "opposizione" reiterando in continuazione frustrazione e luoghi comuni dall' impatto facile facile mancando l'obbiettivo vero; proporre riflessi musicali realistici e immersi completamente nelle coscienze del paese; le storie, le sfumature e i dettagli che solo chi ha veramente l'umiltà e la profondità d'animo riesce a fotografare, il marcio se proprio si vuole individuare, dovrebbe viene a galla da se.
Penso che i Non Voglio che Clara riescono anche in questo, perchè nel tormento di tutte le cose, oltre a un amore ormai irrecuperabile, c'è anche il disagio sociale che diversi studenti universitari affrontano giornalmente nella speranza di avere un futuro quantomeno accettabile, e con canzoni del genere tutto risulta naturale e spontaneo.



Testo:
Lo so
Tu non hai niente che non va
Eri già
Molto meglio di me
Molto prima di me

Ma porti con te il tormento di tutte le cose
Che a stento
Del tutto capisco
E che mi rendono stanco

E con i nostri cuori affaticati
E dietro la realtà dei nostri visi
Siam finiti con lesser divisi

Padova
Bologna
Gli anni delluniversità
Amsterdam

Chiedendomi se ti piaceva

E come novità dei miei sorrisi
Siam rimasti sempre più divisi
Poi dentro i nostri letti separati
E dentro i tuoi segreti e il tuo silenzio
Ho finito per mostrare il fianco

E così
Monica
Ora ti prego aiutala
Giulio
Fabio
Vi prego aiutatela

11.10.10

La fuga da una scala di grigi

La scena indipendente videoludica è un mare in piena: in questi ultimi anni i budget per lo sviluppo di videogiochi sono aumentati vertiginosamente sia per costo in denaro che in impiego di persone per curare il prodotto. Se venti anni fa bastavano 3-4 persone per sfornare il primo Final Fantasy, il primo Super Mario Bros o il primo Outrun, ora abbiamo produzione come la serie Call of Duty o Assassin's Creed o Halo dove i rispettivi team contano al loro interno centinaia di persone escludendo tutti i collaboratori esterni che rilasciano feedback del prodotto, che propongono soluzioni a problemi o che scoprono eventuali errori del gioco.
Di riflesso il panorama videoludico amatoriale ha cominciato la sua spinta evoluta proponendo giochi ragionati e impegnati anche in categorie fino a poco tempo fa impensabile, ad esempio i giochi in Flash.
Canabalt è un esempio significativo di come un gioco dalle meccaniche semplici, scontate e monotone può offrire artisticità, può stimolare il giocatore ad inserire il prodotto in un quadro più ampio di quello in cui appare. Canabalt è secondo me l'esempio di come un videogioco può stimolare la fantasia del videogiocare in maniera indiretta: il gioco inizia con un personaggi anonimo che inizia a correre per evitare di crollare con le macerie di una città all'avanguardia devastata da un attacco di natura esterno. La forza del gioco è proprio qua: dopo averlo giocato svariate volte mi sono apparsi interrogativi irrisolti come ad esempio chi è il protagonista? Cosa faceva durante l'attacco della città? Perchè è stata attaccata la città? Da chi? Sono chiaramente domande che il gioco non risolve perchè non è nel suo interesse visto che il giocatore deve focalizzarsi solo sulla corsa del personaggio e su come superare gli ostacoli con i riflessi pronti.
Canabalt quindi è un ottimo esempio di come si sta evolvendo il panorama indipendete toccando tutti i possibili linguaggi di programmazione low cost. Infine vorrei citare il sito Kongregate, una miniera di giochi in flash di qualità dove, previa registrazione gratuita, abbiamo accesso a utili e simpatiche funzioni come gli obiettivi di gioco.
http://www.kongregate.com/games/AdamAtomic/canabalt

6.10.10

Lo sapevate che...

Memory Stick Walkman
...la Playstation 2 puntava ad una multimedialità molto avanzata per il periodo in cui uscì?
"L'ultima novità estremamente interessante è stata però l'annuncio da parte della Sony di voler distribuire musica su Internet usando il sempre più diffuso standard MP3. A supporto di questa iniziativa verrà anche sviluppata una nuova periferica chiamata Memory Stick Walkman. Questa specie di radiolina portatile sfrutterà le stesse Memory Card della PlayStation 2 e sarà in grado di riprodurre brani musicali MP3. In questo modo l'utenza potrà navigare in Internet con la PS2, acquistare online un brano musicale e scaricarlo sul Memory Stick Walkman per ascoltarlo anche quando è lontano da casa. Se tutto questo vi sembra fantascienza, sappiate che la Sony entro il 2001 intende usare la rete per distribuire anche film e videogiochi." [Game Republic #3 Dicembre 1999]
La Sony è stata sempre all'avanguardia con le idee, peccato che si è sempre contraddistinta in questo ramo dell'Intrattenimento anche nel provocare tanto fumo e niente arrosto. Dalla foto si può notare come le Memory Stick utilizzate da questo lettore non vennero supportate su PlayStation 2.

5.10.10

Another Dead for another Walking

Questo mese si preannuncia ricco di novità nell'ambito dei telefilm, nuove stagioni e new entry. Tra quest'ultime ne spicca una in particolare fuori dagli schemi: The Walking Dead.

Diretta da Frank Darabont (Le Ali della Libertà, Il Miglio Verde, The Majestic) e basata sull'omonima serie a fumetti di Robert Kirkman, racconta la storia di un mondo post apocalittico dove gli zombie hanno invaso il pianeta e si concentra in particolare sulle vicende di un gruppo variegato di sopravvissuti che cerca disperatamente un luogo sicuro dove stabilirsi. I superstiti sono guidati dall'agente di polizia Rick Grimes, risvegliatosi dal coma proprio qualche settimana dopo gli eventi che hanno causato la catastrofe. Muovendosi di città in città il gruppo di sopravvissuti scoprirà presto che i morti viventi non sono l'unica minaccia per la loro vita e che i mostri, spesso, sono proprio gli esseri viventi.

Il primo episodio verrà trasmesso dal canale televisivo AMC il 31 ottobre 2010, durante il "Fearfest." In Italia verrà trasmessa, quasi in contemporanea, da Fox a partire dal 1 novembre 2010.

Un gustoso tentativo da parte di un regista cinematografico di portarci una serie dai grandi schermi a quelli piccoli casalinghi, e di far felici miriadi di zombie fan come il sottoscritto.

Canzone della settimana: Lucidity

Tu che non sopporti la musica fintorock attuale, con le menate paracule di Bono e gli Ac-Dc che suonano sempre lo stesso pezzo da anni.

Tu che provi invidia per chi ha vissuto gli anni '60, per i vinili, e l'assenza delle tastiere synth e frangette varie.

Tu che hai appena celebrato Hendrix e quel carico di visioni suggestive e ipnotiche che solo musica del genere sa regalare.

Tu che semplicemente ami il rock ruvido, ma anche i Beatles.

...bene ecco i Tame Impala from Perth, Australia, you're not alone.



Qua il dietro le quinte del video per scoprire come sono riusciti a mandare una telecamera a un' altezza del genere.

http://www.youtube.com/watch?v=B6SXL2d3IlY&feature=player_embedded

Testo:

I know where you went but
I don't know how you got
there, I know where you
went but I don't know how
you got there, Silver tongue
hill where you talk up what
I' d play down, I would
speak up but I wouldn't
know what to say.

Lucidity,come back to me,
put all five senses back to
where they're meant to be
Oh it's hard
to tell, it breaks down, there
is a will, there is a way

Wondering around like spare
time never knew it, I might
suck fizzle or I might just
float away

And we'll go running off
tonight, high above, where we
won't even need to recah the
sky, my love.
Oh there will be a change
in the air, nobody will be
anybody else.

Lucidity, come back to me,
put all five sense back to
whwere they're meant to be.
Oh where we'll go, tip toe,
tread boldly right down
to the lair

Summer Mix '10

Per chiudere definitivamente con l'estate, ecco qua un mix che è più o meno la sintesi sonora del precedente post con l'aggiunta del tormentone (magari) estivo da parte dei giovanissimi Tennis.

1.10.10

I know where the summer goes

L'estate ha finito il suo percorso continuando, almeno in Toscana, a mantenere un carattere isterico e vuotato a tener nascosto quel sole che permetteva mare, insolazioni, e un clima adatto alle feste da spiaggia.
Fattori meteorologici che non rispecchiano lo spirito musicale di quest'anno fatto, a cominciare addirittura dai primi mesi del 2010, di dischi dal fascino puramente estivo con molteplici riferimenti alla stagione più desiderata di sempre.

Tutto è partito a Gennaio con l'uscita di Contra (che sia riferito a quel Contra?) dei Wampire Weekend, gruppo wawepop americano con la particolarità di inseguire con le loro canzoni ritmi afro e movenze caraibiche su uno sfondo fatto di vita universitaria; mentre Teen Dream dei Beach House a sua volta dava la sterzata decisiva. Un gioiello dreampop costellato di stratificazioni melodiche e dalla voce sensualmente camaleontica della cantante e tastierista Victoria Legrand, il nome della band è più d'un suggerimento.
Dello stesso orientamento anche Clinging to A Scheme degli svedesi Radio Dept. ormai da anni gruppo di punta della scena indiepop che con il nuovo disco regalano diversi rebus melodici capaci di dominare la mente sotto l'ombrellone.
Il colpo di grazia arriva dai Gorillaz e dal maestoso e contraddittorio mondo di Plastic Beach, dove si è continuamente sballottati tra i generi più disparati ma condensati, grazie la mano del suo creatore Damon Albarn, in uno scenario rappresentante una inedita e sperduta isola, con tutti i suoi riferimenti più o meno espliciti.
Tutti dischi splendidi che potevano avere più gloria se usciti in coincidenza della stagione estiva, invece sono arrivati frettolosamente in fase invernale e semi-primaverile, perciò sembrava prospettarsi un estate senza colonna sonora adatta, e invece....
Questa è una lista ormai autocelebrativa ma dominata dalla gratitudine, è per merito di questi dischi se sono sopravvissuto all' accoppiata Vuvuzelas-Waka Waka, alla faccia di chi non ha saputo ascoltare nient'altro:

Ariel Pink's Hunted Graffiti - Before Today: Palme, spiaggie, surf, bikini, i Chips, musicassette abbandonate, giubbotti di pelle, stereo portabili, Joey Ramone e disco music...più che un disco sembra una raccolta "fai-da-te" di successi alla moda delle scorse decadi senza un ordine cronologico preciso, e in effetti ci sono diverse citazioni di pezzi già esistenti, ma il tutto magicamente regge e suona quanto mai odierno e personale, un compromesso tra passato e futuro davvero folgorante e divertente da esplorare.
In futuro sarà ricordato come uno di quei dischi che meglio rappresenta l'humus musicale di quest'ultimi anni fatto di ripescaggi vintage e di una assoluta e ispirata confusione artistica.
Bright Lit Blue Skies
Beverly Kills

Best Coast - Crazy For You: Furore da rockgirl per i Best Coast capitanati dalla cantante e chitarrista Bethany Cosentino, ragazza che può ricordare la tua migliore amica che si veste alla peggio e mangia le peggior porcherie possibili, ma che non ha timore di niente, nemmeno di mettere a nudo tutto quello che gli passa per la mente e nel modo più diretto e trasparente possibile, di sfondo un contagioso disimpegno garage-rock e ritornelli pop dal fascino estivo.
http://www.rollingstonemagazine.it/musica/best-coast-ascolta-in-streaming-emcrazy-for-youem

The Coral - Butterfly House: Avventurarsi per il litorale verso i suoi angoli più sabbiosi e nascosti alla ricerca di conchiglie dalle forme più affascinanti e dai colori più variopinti, per la soddisfazione di avere una collezione simile a quella di tuo zio che ha realizzato quando era giovane, e per strabiliarsi di quanto certi dettagli provenienti da identità così fragili e distanti possano catturare la tua immaginazione per poi renderla visibile e a portata di mano.
Sandhills
Coming Through the Rye

Ellen Allen - Dust: Parto a opera di una musicista e produttrice tedesca dove arrangiamenti delicati e solari si abbinano alla techno e a ritmi da dancefloor, ideale per riposarsi sotto al sole e godersi un suggestivo relax.
Sun the Rain

Wild Nothing - Gemini: Non poteva mancare un disco malinconico, sia nelle melodie che nei contributi vocali. Letti dreampop arredati con coperte rubate ai Cure e leggere fantasie shoegazer e synth pop ricamate sopra, l'ideale per non-svegliarsi la mattina.
Anche questo disco ha il fascino di una produzione amatoriale che in questo caso limita la capacità di addentrarsi completamente nel disco ai primi ascolti, niente di certosino e ruffiano come lo sono i The Drums, loro sì veri fenomeni (finto)indie dell' estate 2010.
Our Composition Book
Summer Holiday

Ho volutamente tralasciato altri dischi con tematiche diverse e di differente fascino (Arcade Fire, Tame Impala, Janelle Monàe, Kings Go Forth) a testimonianza di un estate davvero speciale, tempo a parte.