12.10.10

Canzone della settimana: Gli Anni dell' Università

La musica italiana se ci credete o no non è ancora del tutto affossata dall' esercito di Maria e dalle molte e illusorie X proposte a ogni stagione, specie la musica d'autore che tanto viene rimpianta dai nostri genitori; perchè sotto lo strato della musica usa e getta proveniente dalla tv vivono giovani realtà dalle potenzialità artistiche elevate, e proprio nei prossimi giorni una di queste si appresta, (spero), a fare il salto definitivo.
I Non Voglio che Clara sono una band di Belluno che ritorna dopo 4 anni dal loro esordio su cd con l'album "Dei Cani", in uscita il 12 Ottobre e prodotto da Giulio Favero ormai ex-bassista dei Teatro degli Orrori di cui ha anche assunto il ruolo di produttore.
La loro musica affonda nelle radici del vecchio cantautorato di casa nostra evitando ogni riferimento esplicito a influenze straniere, da Battisti a Tenco sembra che la musica della band sia proveniente da un tempo lontano quando la cultura musicale italiana riusciva ad avere una dignità artistica e un influenza sociale che ormai pare del tutto annullata, non solo dai talent-show televisivi, ma anche da parte di quegli artisti che azzardano nel proporre del contenuto di "opposizione" reiterando in continuazione frustrazione e luoghi comuni dall' impatto facile facile mancando l'obbiettivo vero; proporre riflessi musicali realistici e immersi completamente nelle coscienze del paese; le storie, le sfumature e i dettagli che solo chi ha veramente l'umiltà e la profondità d'animo riesce a fotografare, il marcio se proprio si vuole individuare, dovrebbe viene a galla da se.
Penso che i Non Voglio che Clara riescono anche in questo, perchè nel tormento di tutte le cose, oltre a un amore ormai irrecuperabile, c'è anche il disagio sociale che diversi studenti universitari affrontano giornalmente nella speranza di avere un futuro quantomeno accettabile, e con canzoni del genere tutto risulta naturale e spontaneo.



Testo:
Lo so
Tu non hai niente che non va
Eri già
Molto meglio di me
Molto prima di me

Ma porti con te il tormento di tutte le cose
Che a stento
Del tutto capisco
E che mi rendono stanco

E con i nostri cuori affaticati
E dietro la realtà dei nostri visi
Siam finiti con lesser divisi

Padova
Bologna
Gli anni delluniversità
Amsterdam

Chiedendomi se ti piaceva

E come novità dei miei sorrisi
Siam rimasti sempre più divisi
Poi dentro i nostri letti separati
E dentro i tuoi segreti e il tuo silenzio
Ho finito per mostrare il fianco

E così
Monica
Ora ti prego aiutala
Giulio
Fabio
Vi prego aiutatela

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