1.10.10

I know where the summer goes

L'estate ha finito il suo percorso continuando, almeno in Toscana, a mantenere un carattere isterico e vuotato a tener nascosto quel sole che permetteva mare, insolazioni, e un clima adatto alle feste da spiaggia.
Fattori meteorologici che non rispecchiano lo spirito musicale di quest'anno fatto, a cominciare addirittura dai primi mesi del 2010, di dischi dal fascino puramente estivo con molteplici riferimenti alla stagione più desiderata di sempre.

Tutto è partito a Gennaio con l'uscita di Contra (che sia riferito a quel Contra?) dei Wampire Weekend, gruppo wawepop americano con la particolarità di inseguire con le loro canzoni ritmi afro e movenze caraibiche su uno sfondo fatto di vita universitaria; mentre Teen Dream dei Beach House a sua volta dava la sterzata decisiva. Un gioiello dreampop costellato di stratificazioni melodiche e dalla voce sensualmente camaleontica della cantante e tastierista Victoria Legrand, il nome della band è più d'un suggerimento.
Dello stesso orientamento anche Clinging to A Scheme degli svedesi Radio Dept. ormai da anni gruppo di punta della scena indiepop che con il nuovo disco regalano diversi rebus melodici capaci di dominare la mente sotto l'ombrellone.
Il colpo di grazia arriva dai Gorillaz e dal maestoso e contraddittorio mondo di Plastic Beach, dove si è continuamente sballottati tra i generi più disparati ma condensati, grazie la mano del suo creatore Damon Albarn, in uno scenario rappresentante una inedita e sperduta isola, con tutti i suoi riferimenti più o meno espliciti.
Tutti dischi splendidi che potevano avere più gloria se usciti in coincidenza della stagione estiva, invece sono arrivati frettolosamente in fase invernale e semi-primaverile, perciò sembrava prospettarsi un estate senza colonna sonora adatta, e invece....
Questa è una lista ormai autocelebrativa ma dominata dalla gratitudine, è per merito di questi dischi se sono sopravvissuto all' accoppiata Vuvuzelas-Waka Waka, alla faccia di chi non ha saputo ascoltare nient'altro:

Ariel Pink's Hunted Graffiti - Before Today: Palme, spiaggie, surf, bikini, i Chips, musicassette abbandonate, giubbotti di pelle, stereo portabili, Joey Ramone e disco music...più che un disco sembra una raccolta "fai-da-te" di successi alla moda delle scorse decadi senza un ordine cronologico preciso, e in effetti ci sono diverse citazioni di pezzi già esistenti, ma il tutto magicamente regge e suona quanto mai odierno e personale, un compromesso tra passato e futuro davvero folgorante e divertente da esplorare.
In futuro sarà ricordato come uno di quei dischi che meglio rappresenta l'humus musicale di quest'ultimi anni fatto di ripescaggi vintage e di una assoluta e ispirata confusione artistica.
Bright Lit Blue Skies
Beverly Kills

Best Coast - Crazy For You: Furore da rockgirl per i Best Coast capitanati dalla cantante e chitarrista Bethany Cosentino, ragazza che può ricordare la tua migliore amica che si veste alla peggio e mangia le peggior porcherie possibili, ma che non ha timore di niente, nemmeno di mettere a nudo tutto quello che gli passa per la mente e nel modo più diretto e trasparente possibile, di sfondo un contagioso disimpegno garage-rock e ritornelli pop dal fascino estivo.
http://www.rollingstonemagazine.it/musica/best-coast-ascolta-in-streaming-emcrazy-for-youem

The Coral - Butterfly House: Avventurarsi per il litorale verso i suoi angoli più sabbiosi e nascosti alla ricerca di conchiglie dalle forme più affascinanti e dai colori più variopinti, per la soddisfazione di avere una collezione simile a quella di tuo zio che ha realizzato quando era giovane, e per strabiliarsi di quanto certi dettagli provenienti da identità così fragili e distanti possano catturare la tua immaginazione per poi renderla visibile e a portata di mano.
Sandhills
Coming Through the Rye

Ellen Allen - Dust: Parto a opera di una musicista e produttrice tedesca dove arrangiamenti delicati e solari si abbinano alla techno e a ritmi da dancefloor, ideale per riposarsi sotto al sole e godersi un suggestivo relax.
Sun the Rain

Wild Nothing - Gemini: Non poteva mancare un disco malinconico, sia nelle melodie che nei contributi vocali. Letti dreampop arredati con coperte rubate ai Cure e leggere fantasie shoegazer e synth pop ricamate sopra, l'ideale per non-svegliarsi la mattina.
Anche questo disco ha il fascino di una produzione amatoriale che in questo caso limita la capacità di addentrarsi completamente nel disco ai primi ascolti, niente di certosino e ruffiano come lo sono i The Drums, loro sì veri fenomeni (finto)indie dell' estate 2010.
Our Composition Book
Summer Holiday

Ho volutamente tralasciato altri dischi con tematiche diverse e di differente fascino (Arcade Fire, Tame Impala, Janelle Monàe, Kings Go Forth) a testimonianza di un estate davvero speciale, tempo a parte.

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