21.1.11

Scappare da un mondo reale per rincorrerne uno virtuale


I poligoni e l'astratto sono due elementi che vanno bene insieme e se negli anni 80 gli sviluppatori erano costretti per carenze di hardware, nell'anno 2000 Mizuguchi dimostrò tutta la potenza espressiva di un mondo plasmato da soli poligoni e musica. Fotonica rientra in questo filone astratto, inserendo elementi diversi da quelli che caratterizzò a suo tempo Rez. In Fotonica dobbiamo scappare da qualcosa o raggiungerla? Se le palline bianche simboleggiano il mero denaro (Gold), le piattaforme possono simboleggiare i livelli della vita, i "cannoni" sono i salti di qualità che ti aiutano a raggiungere piattaforme più alte ma ti possono sbilanciare e lanciarti nel vuoto. Mancare la piattaforma significa cadere nel vuoto più nero e ricominciare da capo, raggiungere la meta significa arrivare in un luogo pieno (caratterizzato dal colore bianco). Il gioco è una citazione anche al lavoro che Mizuguchi ha fatto con Rez ed in parte ne ricalca lo stile, utilizzando la musica come supporto al giocatore nelle fasi salienti, creando dei crescenti durante le sessioni più difficili e provocando delle distorsioni quando riusciamo a concatenare un certo numero di palline in sequenza. Da li lo schermo si colora di giallo, la musica si distorce, la cinetica diventa più marcata, l'effetto blur aumenta e la tensione di completare il livello perfettamenente sale. Il gioco offre pochi stage, ma ben sviluppati, rigiocabili grazie alle varie vie di fuga che il giocatore può scegliere per completare il livello, cambiando, volta per volta, la strategia durante la corsa. Un altro gioco gratuito che merita di essere giocato anche in qualche ritaglio di tempo.

http://www.kongregate.com/games/SantaRagione/fotonica

Nessun commento:

Posta un commento