29.1.11

Quest'anno sono dieci, signora EDEN

Ho completato nuovamente Rez, sono penetrato nuovamente all'interno di EDEN per liberarla dai suoi pensieri e dalle sue paure e le ho permesso di riacquistare un'anima, uno spirito ed un corpo nuovo. Per fare questo ho riattraversato tutta l'evoluzione del sistema, del sistema Project-K, la nascita, la prosperità, la cattiveria, la confusione, i quesiti ed infine l'illuminazione. Crescevo mano a mano che bypassavo protezioni, distruggevo virus, annientavo firewall, passando dalla prima forma a forme più concrete, il pensatore in una postura Yoga, un universo in subbuglio, la figura di un neonato come simbolo di rinascita. Viaggiando per universi digitali, tra deserti, foreste, fondali oceanici, nei cunicoli del sottosuolo fino ad arrivare alla Intelligenza Artificiale mai sviluppata capiamo come l'artisticità di questo titolo non appare minimamente scalfita dal passare del tempo e mentre i videogiochi in 3D appaiono sempre più grezzi, spogli, poveri di dettagli, appartenenti ad un'altra era, Rez rimane immobile, statuario, mai toccato dal tempo nè sotto il profilo grafico nè sotto il profilo sonoro. Liberare EDEN rimane sempre una bellissima emozioni, aiutarla nel liberare la propria mente da tutto ciò che è estraneo dal sistema è ancora un'impresa ricca di emozioni. Rez HD (l'ultima versione uscita per Xbox 360 e la versione definitiva per ammissione del creatore) rimane ancora per molte persone un'esperienza insuperabile, un prodotto che mai è stato legato strettamente alla definizione "Videogioco" ma che è sempre stato definito in maniera diversa. La definizione che può avvicinarsi il più possibile è quella di "Videoinstallazione giocabile".
Vi propongo tra le traccie presenti nel gioco, una delle più belle ed illuminanti, presente nell'Area 5, l'ultimo meraviglioso livello di gioco. Come piccola descrizione per entrare nella traccia vi lascio poche righe: "Ci siamo avvicinati al cuore del problema, Eden, l'IA che governa Project-K, è sempre più vicina, la avvertiamo nel mutare dei propri ricordi, la avvertiamo nei pericoli che si parano davanti. Sta aspettando che qualcuno illumini la propria anima?!"

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