11.10.11

Rambo è invecchiato, qualcosa invece no

La serie che assieme a Rocky è trasudata dai pori di milioni e milioni di persone, la serie che ha aiutato anche un attorino come Sylvester Stallone ad entrare nell'immaginario comune con questi due personaggi. Gli anni '80 sono passati da circa 30 anni, qualcuno non ci vuole credere ed io sono pronto a ribadirlo: quegli anni sono passati, molti di noi sono cresciuti, hanno allevato le proprie rughe, ha concepito figli o semplicemente ci hanno lasciato.
Rambo: First Blood Part II uscito per il Commodore 64 nel lontano 1986 doveva essere l'ennesimo gioco su licenza da parte di Ocean.
 Il gioco appare stranamente giocabile, dico stranamente perchè a quell'epoca, quasi più di ora, le licenze di film venivano trattate in modo assai particolare: potevate avere in mano il giocone che nessuno si aspetta o il peggior incubo della propria vita. Questa volta non ha importanza che tipo di gioco sia, quanto sia bello, quanto resista ancora oggi nelle sue meccaniche (a mio parere molto poco), siamo qua per parlare di uno dei compositori più illuminati dell'epoca.
Martin Galway non mi ha mai detto assolutamente niente, fino a quando non scoprii essere uno di quei ragazzi che senza saperlo, negli anni '80, sono stati i precursori dei compositori di oggi per videogiochi. Ora è facile parlare di grafica, sonoro e altri dettagli tecnici, anche se la musica ancora oggi viene troppe volte sottostimata, ma 30 anni fa un gioco doveva divertire e basta, non importava molto l'atmosfera, bastava passarci il tempo nella maniera più divertente possibile. Per questo il periodo è ricco di cloni di giochi vincenti, perchè quando si poneva davanti a tutto la giocabilità, bastava che una meccanica di gioco funzionasse, che tutti si fiondavano sopra a replicarla spudoratamente. In questo caos primordiale, appaiono compositori che capiscono la forza del sonoro, seppur nella sua limitatezza, dell'artisticità che può e deve andare di pari passo con la giocabilità. In questo rientra il nostro Martin che tra le varie composizioni da lui ideate, ce ne fù una splendida creata proprio per un titolo di Rambo, eccola:

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