3.4.11

Team Ninja senza Itagaki

Sono come una ciambella senza il buco o come qualche altro detto popolare. Dal licenziamento di Tomonobu Itagaki avvenuto nel 2008, molti hanno pensato come un team del genere, senza la figura centrale del proprio capo, potesse riconfermarsi solido ed in grado di sviluppare nuovi prodotti di qualità. Il primo prodotto uscito post-Itagaki fu Ninja Gaiden Sigma 2, remake che vive di luce riflessa, con caratteristiche aggiuntive che spaziano dal superfluo (le tette controllabili con il pad) all'interessante (modalità cooperativa). Possiamo evitare di calcolarlo per spostarci su Dead or Alive: Paradise per PSP, primo vero prodotto sviluppato dal nuovo Team Ninja che, senza spendere troppe parole, si è dimostrato un gioco patetico per otaku. La seconda possibilità è stato Metroid: Other M, ultimo videogioco della serie uscito per Wii, che offre un ritorno alle meccaniche bidimensionali, con la possibilità di sparare in un ambiente tridimensionale e, per la prima volta, con una storia incentrata sul passato di Samus Aran. Qui casca l'asino, come si dice, perchè la scelta di inserire una storia che approfondisca il carattere e il passato di un personaggio in un videogioco che per venti anni è stato tutt'altro è molto spinosa. Dopo l'uscita di Dead or Alive: Dimensions su 3DS arriviamo al passo più importante da intraprendere ovvero Ninja Gaiden 3. Qui per molti fan, incluso me, il nuovo Team Ninja si gioca tutto, perchè si trova a portare avanti una serie rinata dalle mani di Itagaki ed ora orfana del suo creatore e di coloro che lo hanno seguito in un altro team di sviluppo. Ora a capo del team c'è Yosuke Hayashi, una persona che fa ciò che annuncia...purtroppo. Quando parlava di ridurre il sangue in Ninja Gaiden 2 Sigma ci siamo trovati con mostri con strane auree violacee in corrispondenza di arti mutilati, quando parlava di utilizzo del Sixaxis, ci siamo troviamo a smanettare in su ed in giù il pad della PS3 per far ballare le tette di Rachel.
Ed ora siamo alle dichiarazioni su Ninja Gaiden 3 quindi teniamoci forte: la prima immagine è stata rilasciata a Tokyo Game Show 2010, mostra un primo piano di Ryu intento a "coprirsi/scoprirsi" la faccia piena di sangue. L'immagine è stata incorniciata con la dichiarazione "vedrete la parte umana di Ryu" e la conferma che il gioco uscirà sia su PS3 che su 360; qui iniziata l'ondata degli scettici. Tra dubbi, domande, risentimenti verso questo nuovo capitolo, Hayashi non ha perso occasione nello sfidare i vecchi giocatori di Ninja Gaiden, dimostrando di volersi differenziare, passo dopo passo, da ciò che era la serie di Itagaki, creando la sua serie di Ninja Gaiden. Le dichiarazioni successive hanno messo in luce un'altra preoccupazione "Ninja Gaiden 3 sarà più facile da giocare come è avvenuto con i porting "Sigma"?" e la risposta è stata indubbiamente affermativa: Ninja Gaiden 3 sarà più facile e maggiormente rivolto ad una grande fetta di mercato.
In questa escalation di dichiarazioni arriviamo all'ultima dichiarazione uscita dalla bocca di Hayashi sulle pagine di Playstation: The Official Magazine (piccoli dettagli che fanno pensare che PS3 sarà la piattaforma di riferimento per lo sviluppo): "più profondità sulla vita e lo stile di vita di Ryu Hayabusa, sui suoi pensieri e i suoi sentimenti", "un oscuro eroe Giapponese" affermazione già detta durante il TGS 2010, "Noi proveremo a rendere il concetto di violenza più profondo e far capire alla gente cosa si prova ad uccidere qualcuno e cosa si prova a sbudellare qualcuno", "è molto importante per noi far capire alla gente che la violenza non è solo sangue e gore", "Sappiamo che molti si trovano bene con l'attuale livello di difficoltà, ma noi vogliamo avere un approcio leggermente differente" spiegando che "il gioco non sarà più facile" e "renderemo il gioco più eccitante e più divertente per tutti". Continua poi rassicurando i giocatori "hardcore" e annunciato la presenza di una modalità multiplayer complessa e un possibile utilizzo del Move.
Finalmente Hayashi ha gettato la maschera e ha spiegato come diventerà la serie di Ninja Gaiden: più ragionata, più profonda, più fruibile nella difficoltà. Stessa formula vista con Metroid: Other M quindi, dove la parte narrativa non ha funzionato molto ed le meccaniche di collegamento tra movimento in 2D e sparatorie in 3D hanno causato non pochi problemi ai giocatori. Ninja Gaiden come Metroid non ha mai avuto una storia molto importante ai fini del gioco e ancora una volta il Team Ninja rischia di fare il passo più lungo della gamba volendo includere elementi narrativi e psicologici in un prodotto giocato da persone a cui non interessava per nulla quegli elementi. Rendere appetibile un prodotto inserendo caratteristiche superflue sembra essere diventato il marchio di fabbrica di Hayashi. Il livello di difficoltà è un altra colonna che presto cadrà, perchè nonostante le rassicurazione del team di sviluppo, sappiamo come è stato alleggerito sia in NGSigma che in NGSigma 2, quindi ci aspettiamo ulteriori alleggerimenti. Infine la modalità multiplayer e il supporto del Move possono essere caratteristiche carine se non vanno a rubare tempo nello sviluppo del gioco vero e proprio. Però manca ancora qualcosa e cioè: "Risolverete il frame-rate senza toccare gli aspetti grafici?", "Risolverete l'annoso problema della telecamera?", "Riuscirete a calibrare la disposizione dei salvataggi?", "Riuscirete a risolvere i soliti problemi tecnici che ha ancora Ninja Gaiden?". Per ora nessuna risposta, l'uscita del videogioco è ancora distante e speriamo di ricevere qualche risposta a queste domande di primaria importanza, perchè inutile aggiungere nuove caratteristiche al prodotto se non si migliorano i problemi precedenti. Ninja Gaiden 3 sarà svelato interamente durante l'E3 di Giugno, una riflessione su queste prime dichiarazioni è doverosa visto che dopo Devil May Cry, anche un'altra serie di spicco rischia di non trovare più la strada maestra.

Nessun commento:

Posta un commento