20.3.11

Enrico Ghezzi - Cinema e Videogioco



Enrico Ghezzi affronta la tematica del 3D comparsa nel cinema grazie all'uscita di Avatar di James Cameron e tutte le sue conseguenze, analizzando la via di fuga che potrebbe avere il videogioco dalla troppa comparazione con il cinema.
Una delle ipotetiche "vie di fuga" è la capacità di socializzare con il giocatore, la capacità di alienare, la capacità di penetrare prepotentemente nella vita di ogni giocatore. Un videogioco "quasi infinito", che porta sempre al game over, ma che spinge sempre nella sfida, che si inculca nella mente e che diventa naturale ogni volta che lo riprendiamo, anche a distanza di anni. Tetris è l'esempio portato da Ghezzi come videogioco che riesce concettualmente e praticamente nell'intraprendere una via di fuga assolutamente opposta dal fotorealismo, nega ogni contatto con la realtà, porta tutti coloro che ci giocano in un mondo totalmente irreale. Quindi la spinta verso il reale, la ricerca continua nel voler essere più reale della realtà è la via più banale e la via più corta.
Impressioni che a livello di marketing e mercato rispecchiamo l'esatto opposto di quello che sta accadendo oggi, ma che si è consapevoli che dopo tutto questa banalizzazione non può che durare poco, ma comunque non si vuole e/o non si riesce ad uscire dalla spirale che è stata innescata sulla tecnologia, sul fotorealismo, sul perfezionarsi sempre di più per raggiungere vette sempre più alte di realismo dove abitare, nascondersi e viverci a discapito di infiniti mondi digitali possibili da creare.

Nessun commento:

Posta un commento