9.1.12

Riflessioni a ruota libera su Deus Ex

"Se non ci fosse stato un Dio, lo si sarebbe dovuto inventare" -Voltaire-

L'anno è il 2000, rischi di un collasso economico e sociale globale sono stati sfiorati da poco, il Millenium Bug è oramai un brutto ricordo e nel panorama videoludico viene pubblicato da Eidos, Deus Ex.
L'anno è il 2052, il mondo si prepara per un altro salto tecnologico, abbandonando le protesi meccaniche, il panorama ingegneristico saluta con grande orgoglio l'entrata in gioco delle nano-tecnologie all'interno del corpo umano. Le stesse in grado di trasformare il corpo umano in una meraviglia tecnologica o in una carcassa senza anima.

La natura dell'uomo, il pensiero biologico e fisiologico su cosa dovrebbe e non dovrebbe essere l'uomo vengono diluite, vengono strappate, lacerate, distrutte dalla conoscenza che l'uomo ha di sè, dalla tecnologia di cui dispone e dall'antico sogno di equipararsi ad un Dio. L'aspirazione di pochi potenti di rompere le barriere che ci dividono dal divino è in grado di mettere in campo un operazione contro coloro che per secoli hanno, sempre più, acquisito il potere decisionale sulle economie più importanti del pianeta, oscurato la politica dei singoli stati e manipolato organizzazioni governative a loro modo.
Deus Ex brilla non solo per un sistema di gioco libero, pronto ad ogni decisione del giocatore, in grado di rendere veramente personale la propria partita senza cadere nello sbaglio di molti: offrire libertà, suggerire le azioni e le scelte più importanti. Oltre a questo, il gioco offre una sceneggiatura di rara bellezza per un videogioco: partendo dai dialoghi principali, arrivando ai dialoghi di perfetti sconosciuti, si nota subito una ricchezza di informazioni, una capacità di esprimerle in maniera chiara e corretta e una pluralità di situazioni che vanno dal serio all'umoristico, fino al grottesco. Tutto questo per offrire una storia di cospirazioni basata su elementi reali o presunti tali. Questo è sicuramente uno dei punti più importanti: in quelli anni si iniziava a parlare di cospirazioni e nano-tecnologie anche nei videogiochi, ma a differenza di Deus Ex, in altri prodotti era sempre presente qualche elemento che spezzata la sospensione di incredulità, qualcosa di grottesco, ridicolo, che difficilmente rendeva la storia stessa credibile o in grado di comunicare con fermezza certi messaggi. Metal Gear Solid è sicuramente il prodotto più simbolico: un messaggio di pace inviato al mondo per chiedere lo smantellamento delle testate nucleari e un avvertimento su quanto possono essere temibili le nano-tecnologie veicolato da terroristi assoldati da chissà quale organizzazione, ninja dotati di esoscheletri impazziti, personaggi dai poteri psichici in grado di lievitare, cloni invincibili e robot costruiti per il gusto di emulare i sogni d'infanzia di uno scienziato. Per quando il videogioco sia stato prodotto bene, certi elementi della trama oscurano completamente il messaggio di fondo. Dove, ad esempio, Metal Gear Solid pone il potere in mano a chissà quali personaggi, nell'ombra più completa e solo insinuati durante il finale, Deus Ex ci parla di coloro che comandavano e comandano quella realtà, ci mostra i sottoposti, i loro ruoli fasulli e i loro metodi. Chi comanda non è mai così lontano come sembra, ma ha in mano quel pezzo mancante che, da solo, permette di ricollegare tutti gli eventi accaduti in maniera, apparentemente, indipendente. Deus Ex ci immerge in un sistema perverso di scatole cinesi, dove passano informazioni, vengono deliberate decisioni e vengono compiuti atti. La verosimilità del background che offre Deus Ex è il capire questo sistema ed accorgersi che una persona, una azione, una organizzazione può non essere solamente un cosa, ma a seconda di come la guardiamo, può celare lati più oscuri. La marcia in più che il videogioco continua ad avere è infine la capacità di deduzione che lo scrittore ha avuto nel capire l'evoluzione della società e delle nazioni: Hong Kong sotto la mano Cinese, gli Stati Uniti incapaci di controllare completamente questa Repubblica fittizia, Il progresso tecnologico orientale contrapposto alla scarsità dei controlli sulla sicurezza, la perdita massiccia di potere dell'Europa, movimenti indipendentisti scaturiti dall'annientamento delle politiche nazionali, la concessione di poteri sempre maggiori alle organizzazioni governative o sovrastatali, la tecnica del terrore per controllare la popolazione ed altro ancora fanno di questo videogioco, uno dei migliori giochi del suo genere e uno dei videogiochi meglio scritti dell'ultimo decennio.

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