11.11.10

Perdita di ispirazione

Succede anche ai migliori: artisti, musicisti, registi, attori famosi nella loro vita si sono trovati davanti ad un vicolo cieco molto buio dove ogni angolo era pieno di spigoli vivi. Questo accade anche nel variegato mondo dei Videogiochi (con la V maiuscola).
Questo mese un abile game designer si è ritirato dalla scena: Keita Takahashi. Non pare strano che anche un utente abbastanza navigato sull'argomento non abbia mai sentito parlare di lui, ma parole come Katamari Damacy posso aprire un cassettino del nostro cervello per capire che stiamo parlando di uno dei più alternativi game designer presenti tra i "Big".
Come già preannunciato tra i lavori più interessanti si annovera la serie "Katamari" e il particolare "Noby noby boy" rilasciato su PSN e Iphone.
Fa male, secondo me, una perdita del genere in un momento dove l'industria appare, quasi, monotematica e cerca di oliare gli ingranaggi per esplorare nuovi lidi. Fa male leggere in un'intervista che uno dei motivi per cui ha lasciato è perchè ha fatto "solo quattro giochi in undici anni", insomma da parer suo sembra non abbia combinato nulla. Certamente non sono d'accordo con lui perchè a parer mio la serie di Katamari ha dimostrato che con due spiccioli e tre gatti è possibile sviluppare idee semplici e geniali.
Io penso che siano anche frasi dettate da un momento sottotono della persona, però il suo abbandono è concreto, su questo non ci piove, e sopratutto per l'industria giapponese non appare incoraggiante visto il contraccolpo che ha subito con questa generazione e con il budget destinato ai videogiochi sempre insufficente rispetto ai rivali occidentali (Square-Enix esclusa). Quando persone talentuose agiscono in questo modo e il nuovo capitolo della serie "Call of Duty" vende più di 5 MILIONI DI COPIE IN UN GIORNO mi viene naturale accostare l'attuale andamento dell'industria videoludica con quella cinematografica, con una generalizzazione devastante e certamente inesatta, però le preoccupazioni di una persona che non è interessato a seguire la corrente di massa ci sono e sembrano fondate.

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