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4.9.13

I consigli spassionati per giovani leader in erba

Paradox, produttori di giochi strategici, si assicurano che noi giovani (e meno giovani) leader o generali alle prese con nazioni virtuali, si ricordino della storia per evitare che si ripeti. In una calda giornata d'estate, mentre la felicità regnava sovrana, ecco aspettare stravaccato sulla sedia un caricamento di una partita. In quegli attimi, dove cominci a fissare la cornice del teleschermo, quando ti guardi attorno per avere rassicurazioni che "sì, sono nel posto giusto al momento giusto", appare l'incredibile. Non è vero, tutta suspance, in realtà non è apparso un fico secco o meglio, niente di più che una semplice scritta: "Non iniziare mai una guerra terrestre in Russia". Una roba inaspettata, come una legge costituzionale. Mi immagino alla Paradox durante le giornate di betatesting del gioco: "Ahooooo, ma la Russia non la conquisti neanche con i cheat!", urla il primo; "Ci metto una fregnaccia sul caricamento allora...", gli risponde il secondo. Quella frase così categorica prima dell'inizio della Nuova Partita mi ha segnato per qualche ora. Ora sogno altre prodezze stilistiche su altri giochi, tipo su FIFA 14: "Se prendere l'Inter date fuoco a Branca" o cose del genere.

30.8.13

Il Ninja Orientaleggiante Marchiato

Mark of The Ninja viaggia su alti standard qualitativi: il gioco funziona benone, non dura troppo, ci lascia controllare un ninja dal destino oscuro, ma dalle capacità fisiche chiare. Piattaforma, Avventura e Stealth in un unico gioco, una deriva metroidvaniana cosparsa da meticolosità e dettaglio splinter-celliano. Da predatore, ci pregustiamo la preda, la sua calma apparente, calcoliamo i movimenti, gli oggetti da utilizzare, disegnamo nella mente alternative su alternative su come uccidere il povero soldatino di turno ed arrivare all'obiettivo prefissato. La deriva mentale finale è apprezzabile ai fini di una storia normale, senza troppi fronzoli ed arricchita da sequenze animate di ottima fattura.

11.1.13

Le radiazioni danno alla testa - S.T.A.L.K.E.R.: Shadow of Chernobyl


Si parla di aria malsana, ombre e radiazioni; ci salviamo per miracolo da un "carro della morte" e siamo sbattuti in uno dei luoghi più ostili della terra. Sei uno Stalker ti dicono, avevi un messaggio con te, forse una taglia, una vendetta o un ricordo indelebile.

19.5.12

Risalire dagli abissi della violenza


Abbiamo già parlato di Kickstarter, probabilmente non abbastanza visto il successo che sta ottenendo e molti progetti, settimana dopo settimana, stanno comparendo sulla piattaforma. Molte serie stanno ritrovando la luce della ribalta, grazie al supporto delle comunità di appassionati, inclusi titoli controversi come la serie di Leisure Suite Larry e Carmageddon.

13.4.12

Commenti Rapidi e Indolori - L.A. Noire

"Non ho niente nei tuoi confronti, semplicemente me ne frego di tutto quello che fai", una semplice esclamazione davanti allo schermo dopo l'ennesimo siparietto sulle vicissitudini familiari di Cole Phelps. Provare menefreghismo nei confronti del protagonista di un gioco significa aver bruciato qualche tappa e L.A. Noire ne ha bruciate molte in molti sensi.

25.3.12

Autoproduciamoli tutti!


Kickstarter esplode nella comunità videoludica: appena Tim Schafer partorisce l'idea di farsi autoprodurre dai videogiocatori incalliti un progetto riguardante una nuova AVVENTURA GRAFICA, rigorosamente in caps lock, la crisi pare un bel ricordo e in sole 8 ore una pioggia di soldi investono il quartier generale della Double Fine.

23.3.12

Hard Reset

La parola più semplice per riassumere il gioco è "polpettone" o "zuppa"; è il tipico esempio di come può essere buono un titolo se riesce a copiare ed unire meccaniche provenienti da classici e ambientazioni cinematografiche.

24.1.12

Deus Ex: Human Revolution


E' sempre difficile affacciarsi ad un videogioco come Deus Ex: Human Revolution, avendo ancora in mente il suo più illustre predecessore. Si rischia di non apprezzare una formula troppo sconvolta o troppo legata al lavoro precedente (cioè vecchia). Da parte mia, il primo passo verso questa serie è stato quello di completare il primo videogioco per avere un mio punto di vista, non basandomi solo su impressioni di videogiocatori più navigati, proseguendo saltando a piè pari Invisible Wars insieme a tutti i suoi difetti e planare dolcemente su questo terzo capitolo. Volevo, quindi, sentire sulla pelle cosa era cambiato in questi 11 anni tra struttura di gioco, idee di design ed altro.

9.1.12

Riflessioni a ruota libera su Deus Ex

"Se non ci fosse stato un Dio, lo si sarebbe dovuto inventare" -Voltaire-

L'anno è il 2000, rischi di un collasso economico e sociale globale sono stati sfiorati da poco, il Millenium Bug è oramai un brutto ricordo e nel panorama videoludico viene pubblicato da Eidos, Deus Ex.
L'anno è il 2052, il mondo si prepara per un altro salto tecnologico, abbandonando le protesi meccaniche, il panorama ingegneristico saluta con grande orgoglio l'entrata in gioco delle nano-tecnologie all'interno del corpo umano. Le stesse in grado di trasformare il corpo umano in una meraviglia tecnologica o in una carcassa senza anima.

9.10.11

S.T.A.L.K.E.R. 2 e la spinosa questione dei DRM

Stalker 2, primo vero sequel di un gioco che rispolverò il genere FPS donandogli uno spessore ruolistico proveniente dal panorama dei WRPG. Gli sviluppatori sono ritornati a parlare del gioco e del rapporto che avrà con i giocatori: il gioco abbraccerà a piene mani la politica perseguita da Ubisoft nella protezione contro la pirateria.

15.9.11

Perchè dobbiamo sempre inquinare?

 E’ un titolo forte, ma è la verità: perchè dobbiamo sempre inquinare noi dell’industria videoludica? Perchè dobbiamo distruggere caverne limitatissime di silicio per i componenti hardware delle nostre console o computer? Perchè inondare di plastica e cartone i negozi con i mega pack dei giochi musicali? Perchè continuare ad usare così tanta plastica per supporti assai più piccoli?

9.9.11

A Valve noi facciamo così!


Ricorda una frase famosa di uno spettacolo di Paolo Rossi, dove recitava nei panni di Pericle raccontava al pubblico cosa significa la democrazia ad Atene. Purtroppo oggi nell’industria dei videogiochi non siamo abituati a lavorare con tranquillità, anzi più volte negli ultimi anni si sono esposte più volte persone esasperate per le proprie condizioni di lavoro definendole quasi sempre precarie, irrispettose dell’individuo sotto il profilo umano e lavorativo, sottopagato e a volte vero e proprio detonatore in grado di distruggere famiglie appena avviate.
Valve, invece, appare un’isola enigmatica ed a suo modo democratica, un modo di fare dell’azienda che i grandi dell’industria di oggi definirebbero bizzarro e addirittura non costruttivo, loro abituati a sbarazzarsi di team di sviluppo, di persone, di famiglie con uno schiocco di dita e rilocalizzare il proprio personale solo per il bisogno di pagare meno tasse sui prodotti o sugli edifici dove avviene lo sviluppo.

6.9.11

Trine: pregi e difetti di un platform emergente


Trine è un platform sviluppato da un team indipedente chiamato Frozenbyte, rilasciato su Steam e su altri canali digitali da più di un anno. Sono riuscito a terminare il gioco solo qualche giorno fa, a circa un anno di distanza da quando l'ho acquistato e dedicandogli sessioni spezzate tra un gioco e l'altro.

1.8.11

Recensione di From Dust - Si torna dove tutto ha inizio


From Dust è il titolo del nuovo videogioco di Eric Chahi sviluppato con Ubisoft Montpellier, ricorda il famoso detto "Polvere siamo e polvere ritorneremo", un pò macabro, ma sicuramente azzeccato per questo titolo, perchè è dalla terra che tutto ha inizio, dalla terra l'uomo è nato e si è sviluppato, conoscendo la natura e i modi con cui dominarla, disconoscendola e imparando da lei quanto può far male disprezzarla e dimenticarla. From Dust si colloca in un mondo parallelo molto simile alle società tribali che popolavano l'Oceano Pacifico.

30.7.11

Pay what you want: Fotonica


Fotonica, videogioco su binari sulla falsariga di Rez, è stato rilasciato da poco tempo. Ne parlammo tempo fa (LINK), quando ancora il progetto si trovava solo come gioco flash su Kongregate ed ora è stato rilasciato il gioco completo.

27.7.11

Another World 20 anni dopo

Oggi è uscito ufficialmente From Dust, ultimo lavoro di Eric Chahi, e per l'occasione ho voluto reinstallare Another World, più precisamente la 15th Anniversary Edition considerata dall'autore la versione definita: grafica in alta definizione che rende finalmente giustizia ai fondali disegnati a mano dall'autore, sistema di password accostato ad un più consono sistema di salvataggio e preziosi extra presenti come l'Artbook ed il Technical Handbook dove sono appuntati dettagli di programmazione sul gioco.

24.7.11

Il ritorno di Eric Chahi

Il 27 Luglio è la data che ufficializzerà il ritorno di un grande Game Designer europeo, per la precisione francese. Eric Chahi è un nome che alle nuove leve non dice proprio niente, questo per la sua appartenenza al panorama videludico degli anni '80/'90 e sparito dall'industria dopo l'ottimo Heart of Darkness sviluppato da Interplay su PlayStation e rilasciato nel 1998. Tutti però lo ricordano sopratutto per un grande gioco che appassionò all'epoca ed appassiona ancora tutti coloro che si vogliono spingere con la loro curiosità a scoprire le perle di quell'epoca.

15.7.11

Mattine assolate, cubi a scomparsa: RUSH!


Quando una piattaforme oramai enorme come Steam mette a sconto "quasi" l'intero suo catalogo sono giorni di fuoco, dove l'appassionato di videogiochi raccoglie come un senzatetto tutto quello che può con la propria carta di credito. Tra il malloppo da Banda Bassotti che abbiamo portato a casa, ecco spuntare anche un gioco tanto semplice quanto complesso nella sua logica che risponde al nome di RUSH.

4.7.11

Questo è il Paradiso? Forse no, ma che importa?!

Per la prima volta, macchine e moto in un Burnout

Ti ho comprato, ti ho giocato, ti ho schifato e ti ho venduto, ma poi ti ho ricomprato e mi sei piaciuto. Questa è l'estrema sintesi di quello che ha rappresentato per me Burnout Paradise, un turbine di amore ed odio che ancora non si è placato.

3.7.11

Un Trip musicale ad 8-Bit


La serie Bit.Trip mi è ribalzata più volte nella testa, resa famosa dal Runner e dal suo stile inconfondibile che mischia la pixel art ad un 3d candido e plasticoso. La musica mette in scena il coinvolgimento principale della serie, ogni gioco sfrutta elementi musicali per creare riedizioni di vecchi giochi apparsi su Atari decenni fa, stimola la curiosità di coloro che riconoscono le situazioni perchè vissute o al massimo viste o sentite a volte.