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1.8.11
Recensione di From Dust - Si torna dove tutto ha inizio
From Dust è il titolo del nuovo videogioco di Eric Chahi sviluppato con Ubisoft Montpellier, ricorda il famoso detto "Polvere siamo e polvere ritorneremo", un pò macabro, ma sicuramente azzeccato per questo titolo, perchè è dalla terra che tutto ha inizio, dalla terra l'uomo è nato e si è sviluppato, conoscendo la natura e i modi con cui dominarla, disconoscendola e imparando da lei quanto può far male disprezzarla e dimenticarla. From Dust si colloca in un mondo parallelo molto simile alle società tribali che popolavano l'Oceano Pacifico.
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PC Game,
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Xbox Live Arcade
3.5.11
Sony, 20.000 leghe sotto i mari
Più o meno è quello che vorrebbero fare i vertici Sony da Pasqua ad oggi, comprare un sottomarino e andare a nascondersi ad Atlantide per tutto quello che sta accadendo ai servizi online di questa azienda.
Tutto ha inizio con la sentenza che Sony ha intentato a GeoHotz, famoso hacker che per primo ha creato un custom firmware in grado di far avviare programmi sviluppati senza licenza ufficiale. Nonostante la spocchia degli avvocati Sony fosse molto pesante e poco sostenibile, non sono riusciti proprio a farsi digerire quando hanno cominciato a riconsiderare le libertà di ogni cittadino nell'acquisto dei loro prodotti, affermando più volte che la Playstation 3 è un roba che tu la compri con i tuoi sudati soldi ma che rimane di loro proprietà e quindi non puoi farci veramente niente perchè violi la famosa EULA che nessuno sapeva cosa fosse fino ad oggi. Tra critiche ed accuse pesanti in giro per la rete, i primi a muoversi sono stati gli Anonymous, che hanno attaccato e mandato per qualche ora offline il servizio Playstation Network esultando come esagitati e poi scusandosi con gli utenti Sony per i disagi creati.
E' qui che inizia la nostra piccola storia: cavalcando l'onda di dissenso, un gruppo di hacker che non hanno rivendicato l'azione hanno deciso di attaccare i server Sony mandandoli offline (ma guarda un pò), giocando un pò con il ridicolo sistema di protezioni e trafugando dati sensibili da 77 milioni di utenti sparsi per il mondo. A 13 giorni dall'inizio dell'attacco (data odierna in cui scrivo) la Sony ha dimostrato di non essere in grado di proteggersi da attacchi del genere con armi efficaci, si è appoggiata ad un'altra azienda specializzata in sicurezza informatica per mettere in sicurezza il servizio e sviluppare sistemi di protezioni più efficaci, ha dovuto affermare con un comunicato ufficiale il furto di dati sensibili (quando lo si fa e quando sono giapponesi a farlo vuol dire che aveva la merda ai soffitti dei propri palazzoni) ed ha dato inizio al programma "Welcome Back" per scusarsi con l'utenza Sony che ad oggi non ha la sicurezza di aver sicuri i dati della propria carta di credito o no e non sa che fine faranno gli altri dati legati all'account.
Festa finita per gli hacker che hanno attaccato la piattaforma di Sony? No, certo che no, ieri hanno attaccato la piattaforma per PC di Sony Online Entertainment mandando anche questa offline e causando problemi a più di 13,000 utenti non sapendo ancora se subiranno la stessa sorte di coloro che avevano il profilo su Playstation Network.
Morale della favola: siamo sulla sfiga avanzata, siamo sul ridicolo invadente, siamo di fronte ad una azienda che nel campo videoludico è stato l'emblema della spocchiosità e sbruffonaggine per 15 anni buoni ed oggi in meno di un mese si trova a 90 con le mutande rosse calate a lasciare entrare camion di insulti a 360 gradi per essere, insieme a quasi tutte le aziende e banche che operano nel settore informatico con servizio e altro, dei grossi giganti di argilla sprovveduti di fronte ad attacchi provocati da professionisti e non i soliti bambini che vogliono un pò di notorietà. Il più grande problema che avremo in futuro, in fatti, non saranno gli attacchi informatici, ma l'illusione che se si è così bravi a sviluppare una tecnologia, si è bravi anche a controllarla (EPIC FAIL!).
Tutto ha inizio con la sentenza che Sony ha intentato a GeoHotz, famoso hacker che per primo ha creato un custom firmware in grado di far avviare programmi sviluppati senza licenza ufficiale. Nonostante la spocchia degli avvocati Sony fosse molto pesante e poco sostenibile, non sono riusciti proprio a farsi digerire quando hanno cominciato a riconsiderare le libertà di ogni cittadino nell'acquisto dei loro prodotti, affermando più volte che la Playstation 3 è un roba che tu la compri con i tuoi sudati soldi ma che rimane di loro proprietà e quindi non puoi farci veramente niente perchè violi la famosa EULA che nessuno sapeva cosa fosse fino ad oggi. Tra critiche ed accuse pesanti in giro per la rete, i primi a muoversi sono stati gli Anonymous, che hanno attaccato e mandato per qualche ora offline il servizio Playstation Network esultando come esagitati e poi scusandosi con gli utenti Sony per i disagi creati.
E' qui che inizia la nostra piccola storia: cavalcando l'onda di dissenso, un gruppo di hacker che non hanno rivendicato l'azione hanno deciso di attaccare i server Sony mandandoli offline (ma guarda un pò), giocando un pò con il ridicolo sistema di protezioni e trafugando dati sensibili da 77 milioni di utenti sparsi per il mondo. A 13 giorni dall'inizio dell'attacco (data odierna in cui scrivo) la Sony ha dimostrato di non essere in grado di proteggersi da attacchi del genere con armi efficaci, si è appoggiata ad un'altra azienda specializzata in sicurezza informatica per mettere in sicurezza il servizio e sviluppare sistemi di protezioni più efficaci, ha dovuto affermare con un comunicato ufficiale il furto di dati sensibili (quando lo si fa e quando sono giapponesi a farlo vuol dire che aveva la merda ai soffitti dei propri palazzoni) ed ha dato inizio al programma "Welcome Back" per scusarsi con l'utenza Sony che ad oggi non ha la sicurezza di aver sicuri i dati della propria carta di credito o no e non sa che fine faranno gli altri dati legati all'account.
Festa finita per gli hacker che hanno attaccato la piattaforma di Sony? No, certo che no, ieri hanno attaccato la piattaforma per PC di Sony Online Entertainment mandando anche questa offline e causando problemi a più di 13,000 utenti non sapendo ancora se subiranno la stessa sorte di coloro che avevano il profilo su Playstation Network.
Morale della favola: siamo sulla sfiga avanzata, siamo sul ridicolo invadente, siamo di fronte ad una azienda che nel campo videoludico è stato l'emblema della spocchiosità e sbruffonaggine per 15 anni buoni ed oggi in meno di un mese si trova a 90 con le mutande rosse calate a lasciare entrare camion di insulti a 360 gradi per essere, insieme a quasi tutte le aziende e banche che operano nel settore informatico con servizio e altro, dei grossi giganti di argilla sprovveduti di fronte ad attacchi provocati da professionisti e non i soliti bambini che vogliono un pò di notorietà. Il più grande problema che avremo in futuro, in fatti, non saranno gli attacchi informatici, ma l'illusione che se si è così bravi a sviluppare una tecnologia, si è bravi anche a controllarla (EPIC FAIL!).
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Videogame
3.2.11
Sega Rally continua a respirare Online
Da pochi giorni è uscita la notizia, ho aspettato che si calmassero gli animi per tirare un bel sospiro di sollievo. Chi come me pensava che dopo il flop di Sega Rally Revo non ci fosse niente da fare ancora per molti anni ha sicuramente sgranato gli occhi, il resto del mondo ha semplicemente alzato un "Aaaah....", un breve sussulto di gioia o di noia perchè sembra quasi strano oggi vedere titoli del genere affacciarsi sulle proprie console casalinghe. La mettiamo forse troppo sul drammatico, ma che il genere Arcade sia in crisi da un pò di anni si era capito, c'è chi prova con le Collection come ha fatto Namco con la riedizione di Time Crisis 4 per Move ed altri shooter usciti in questi anni nei cabinati di tutto il mondo (più o meno). C'è invece chi prova la carta del digital delivery con porting/mezzi remake/edizioni snobbate come la cara Sega che stavolta, forse, ha indovinato come porgere la guancia ad i fan di vecchia data annunciando l'uscita di Sega Rally Online. Dal nome avevo pensato ad una operazione simile a quella avvenuta con OutRun prendendo il Coast 2 Coast, tagliuzzandolo e offrendolo come Live Arcade. Più o meno sarà così anche questo episodio che rappresenterà una "riedizioni dei vecchi capitoli in chiave online". Quindi un titolo giocato il primo mese da un gruppo eterogeneo di persone e poi lasciato a marcire, si capisce. La fortuna forse ci viene a salvare visto che dalle prime immagini pare che abbiano utilizzato il motore di gioco dell'ultimo sfortunato capitolo della serie, quindi non mi dispiacerebbe rivedere vecchi percorsi o percorsi inediti (sperare è lecito) con il sistema di deformazione dell'ultimo gioco. Inoltre mi auguro che questa sia un buon proposito che possa portare altri titoli su Live Arcade come F355 Challenge o Daytona.
Il gioco è previsto per il 2011 in uscita per Xbox Live Arcade e PlayStation Network sperando che stavolta il gigante si risvegli.
Il gioco è previsto per il 2011 in uscita per Xbox Live Arcade e PlayStation Network sperando che stavolta il gigante si risvegli.
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