13.4.12

Commenti Rapidi e Indolori - L.A. Noire

"Non ho niente nei tuoi confronti, semplicemente me ne frego di tutto quello che fai", una semplice esclamazione davanti allo schermo dopo l'ennesimo siparietto sulle vicissitudini familiari di Cole Phelps. Provare menefreghismo nei confronti del protagonista di un gioco significa aver bruciato qualche tappa e L.A. Noire ne ha bruciate molte in molti sensi.
Ha dalla sua parte una produzione alta per un genere chiaramente di nicchia, capisco che è stato necessario buttar via tanti di quei soldi per la ricostruzione di una inutile Los Angeles piena e vuota allo stesso tempo e per l'ingaggio di molti attori per mettere in luce la nuova tecnologia sventolata da Rockstar per le animazioni facciali. E' un gioco può rivelarsi interessante se ci sbattiamo un pò di tutto e facciamo il lavoro che ci chiedono di fare, perchè le trame e le sottotrame sono totalmente alternative da tutto, inserite a pezzi e bocconi lungo l'andamento della nostra carriera investigativa. Si, certo, non ho ancora presentato il gioco, ma per chi non l'ha ancora capito questo L.A. Noire è un videogioco d'avventura dove si fa finta di investigare ed ambientato in una noiosa seppur realistica Los Angeles nella fine degli anni '40.
Essenzialmente, le parti buone del gioco sono le investigazioni ed il coinvolgimento che riescono a dare i personaggi all'interno del loro teatrino, gli interrogatori sono fatti bene fino ad un certo punto, ma quando cercano di approfondirsi ed evolversi, diventano la fiera delle incomprensioni, del freno a mano tirato sulla libertà di azione e finiscono per farti prendere in mano una guida al grido di "Quanto manca alla fine?".
Non mi dilungo, perchè già tutto il mondo ha espresso il loro parere su questo gioco, mi sono salvato dall'acquisto compulsivo l'anno scorso, perchè non è andato a genio agli utenti fin da subito. Da parte mia non lo ritengo eccessivamente noioso, però l'unica cosa divertente sono i singoli casi da affrontare se siamo in vena di mettersi il cappotto, il cappello ed andare in giro con il martello della giustizia in mano, il resto è fuffa.

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