Potrebbe, erroneamente, essere considerato il loro disco della maturità se non fosse che i precedenti erano uno sguardo limpido e genuino che risaltava nel mare del recente revival-wave inglese, cosa che Smother consolida completamente buttando su quello sguardo una ombrosità diversa dai bagordi ritmici del passato. I contrasti di colore e le moventi figure presenti nelle radure selvagge e negli scampoli profondi della foresta, si diradano al calar della notte; è il conforto del letargo diventa una irrefrenabile esigenza per le bestie antiche, e con loro tutte le creature che hanno ribollito di piacere con la loro compagnia.
Niente viene lasciato cadere e rotolare nelle piege di un breve ma malinconico passato, i Wild Beasts in silenzio si sono levigati in questi anni una loro personalità in un habitat dove sembra non esserci più vegetazione e rinnovamento, ricerca posta però sull' adempimento delle proprie esigenze e non per risplendere a tutti i costi alla luce di un nuovo mattino.
Gran bel pezzo, l'ho apprezzato molto
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